Maturità light dopo il Covid. Il ministro: Riscontri positivi
L'esame con una tesina ma senza prove scritte potrebbe diventare permanente
Inizialmente pensata solo per affrontare l'emergenza, potrebbe invece restare e fare scuola anche nei prossimi anni: la maturità dell'era Covid infatti, in formato ridotto e sostanzialmente light, potrebbe diventare a tutti gli effetti il nuovo esame di Stato. Ieri il ministro all'Istruzione Patrizio Bianchi, ai microfoni di Agorà, riferendosi alla possibilità di mantenere l'attuale impianto della maturità anche in futuro ha spiegato: «Vediamo come va, sto avendo molti riscontri positivi dagli studenti». I circa 500mila ragazzi dell'ultimo anno delle superiori, per i quali il prossimo 16 giugno inizierà l'esame di Stato, si ritroveranno infatti a dover sostenere solo un colloquio orale in cui affrontare diversi argomenti anche con procedure differenti nel corso della prova. Vengono di fatto a mancare le due prove scritte: quella di italiano, con il classico tema o l'analisi del testo da svolgere al banco, e quella di indirizzo in formato misto che, in base all'indirizzo di studio, presenta greco e latino insieme, matematica e fisica o due lingue straniere. Una seconda prova che, quando sperimentata, ha tolto il sonno a molti studenti. Ora è sparita: inevitabilmente lo scorso anno non è stato possibile far svolgere le prove scritte , alla vecchia maniera, perché avrebbe significato tenere i ragazzi seduti uno vicino all'altro per sei ore. Così l'ex ministra Lucia Azzolina, spingendo per far svolgere comunque la maturità in presenza, decise di formulare questa nuova maturità con un'unica prova orale. I RAGAZZI Quest'anno si replicherà e gli studenti sono decisamente favorevoli. La parte scritta esce quindi dalle prove in presenza ma resta durante l'anno scolastico: i candidati infatti hanno tempo fino al 31 maggio per mettere a punto una tesina concordata con i docenti. Hanno un mese di tempo per preparare un elaborato da esporre durante la prova orale. Somiglia molto all'idea di tesi universitaria, da elaborare con una ricerca apposita e da esporre di fronte alla commissione. Ma viene così a mancare la parte scritta, da svolgere al momento senza conoscerne prima i contenuti. «È importante la possibilità di avere tempo, questa è la maturità ha spiegato Bianchi, esponendo il suo punto di vista sull'esame - non è: mi sveglio, vado tutto agitato e teso, uno mi apre una busta e devo rispondere. È invece ragionarci su e lavoraci su. È una maturità che prepara al lavoro e ad altre possibilità di crescita». In questo modo la maturità cambia volto e questa nuova veste, come anticipato dal ministro Bianchi, potrebbe essere confermata anche nei prossimi anni. Si deciderà nei prossimi mesi, anche osservando come verranno svolte le prove di giugno. Ma i dirigenti scolastici frenano: «Finita l'emergenza si dovrà tornare alla valutazione ordinaria spiega Antonello Giannelli, presidente dell'Associazione nazionale dei presidi quella per cui l'esame di Stato prevede due prove scritte e una orale. Credo che sia l'impianto che consente di valutare meglio l'impegno e le competenze sviluppate dal candidato. La formula adottata ora è legata solo all'emergenza. Voglio inoltre ricordare che l'esame di maturità è stato già riformato di recente ed è stato utilizzato solo un anno. E' veramente troppo presto per prendere in considerazione l'idea di cambiarlo di nuovo. Anche perché i ragazzi delle superiori devono sapere cosa li aspetta, non possiamo cambiare la maturità ogni due anni». IL QUIZZONE Fino a tre anni fa, infatti, gli scritti erano tre: quello italiano e quello di indirizzo, entrambi a carattere nazionale, e il cosiddetto quizzone con un questionario proposto dalle singole commissioni. E' stato abolito e nel 2019 si è passati a due scritti. Poi è sopraggiunto il formato anti contagio. Intanto la maturità Covid entra nel vivo anche sul piano strettamente sanitario: in Sicilia sono già iniziate le vaccinazioni degli studenti che affronteranno l'esame di Stato e sono partire le prenotazioni anche nel Lazio e in Abruzzo. Lorena Loiacono