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Messaggero-Atenei, per una settimana blocco della didattica

LA LEGGE DELLA DISCORDIA Atenei, per una settimana blocco della didattica Lo sciopero deciso da docenti e ricercatori: "No alla riforma Moratti che cambia lo stato giuridico" ...

10/10/2005
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Il Messaggero

LA LEGGE DELLA DISCORDIA
Atenei, per una settimana blocco della didattica
Lo sciopero deciso da docenti e ricercatori: "No alla riforma Moratti che cambia lo stato giuridico"
di ANNA MARIA SERSALE

ROMA - Università sul piede di guerra. Da oggi, per tutta la prossima settimana, è in programma il blocco della attività didattica con assemblee in ogni ateneo. L'iniziativa è partita dal cartello di associazioni della docenza (una quindicina di sigle, tra cui il coordinamento nazionale dei ricercatori) e si è estesa. Il mondo accademico ha espresso il proprio dissenso attraverso le mozioni di senati accademici o singole facoltà. La contestazione riguarda il ddl Moratti sullo stato giuridico dei professori, che "penalizza i giovani ricercatori, cancellandone il ruolo e prevede nuovi sistemi di reclutamento senza garantire trasparenza e criteri di merito". Tra i punti più controversi i "contratti a termine". Le contestazioni sono state respinte dal ministro Moratti: "Il dialogo è sempre stato aperto e costruttivo ma purtroppo permangono remore e pregiudizi ideologici, oltre a privilegi e interessi corporativi".
Il testo, approvato dal Senato il 29 settembre tra mille polemiche, era arrivato in aula "blindato". Il governo, infatti, aveva chiesto il voto di fiducia mentre tra i partiti dell'opposizione montava la protesta. "La riforma - dicono le università - è stata sottratta al dibattito in modo unilaterale e autoritario". Anche i rettori delle università sono contrari al testo, tanto che il capo della Crui, Piero Tosi, ha inviato un appello al presidente della Camera Pierferdinando Casini invitandolo a riaprire il dialogo parlamentare nella fase di riesame della legge.
Il Consiglio della facoltà di Scienze umanistiche della "Sapienza" è tra quelli che con più forza hanno ribadito il loro "no" al disegno voluto dal ministro Moratti: "La valutazione - scrive il Consiglio - è totalmente negativa sulle modalità e sulle procedure seguite nel lungo iter parlamentare". E denuncia che su una "tematica di tale importanza vi sia stata una inaccettabile forzatura parlamentare nel momento decisivo". Infine proclama la "sospensione della didattica dal 10 al 24 ottobre, giorno fissato per la ripresa del dibattito alla Camera". Non soltanto alla "Sapienza" molte facoltà hanno deciso di prolungare la mobilitazione. Anche altri atenei hanno deliberato di estendere il blocco, perciò le attività per gli studenti non verranno garantite. Intanto, il Coordinamento dei ricercatori ha rinnovato l'invito ai rettori a dimettersi.