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Messaggero-Classi "fatte a pezzi" contro il tutor della Moratti

Scuola, al via tra due settimane. I sindacati all'attacco: "Ritardi ed errori nelle graduatorie. Sulle cattedre vacanti ancora 100mila precari" Classi "fatte a pezzi" contro il tutor della Mo...

27/08/2004
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Il Messaggero

Scuola, al via tra due settimane. I sindacati all'attacco: "Ritardi ed errori nelle graduatorie. Sulle cattedre vacanti ancora 100mila precari"
Classi "fatte a pezzi" contro il tutor della Moratti
Gli insegnanti con un escamotage aggirano la legge. La Cisl denuncia: pressioni sui direttori regionali
di ANNA MARIA SERSALE

ROMA - Mentre l'Inghilterra discute di "competizione" e Blair stanzia mezzo miliardo di sterline l'anno per educare i giovani a vincere (nello sport, ma anche nella vita), l'Italia di fine agosto discute di graduatorie "incomplete" e "zeppe di errori", di "ricorsi" e di "punteggi ballerini" cambiati tre volte nel giro di poco. E discute, l'Italia, dei 100.000 precari che ancora una volta "garantiranno" l'anno scolastico dopo tre mesi di "vacanze" senza stipendio. Sul ritorno alla competizione, che il '68 aveva cancellato, l'Inghilterra si divide. Ed è normale. Non si può dire altrettanto dell'Italia, condannata ad arrovellarsi sugli stessi problemi, a cominciare dalle graduatorie "confuse", che stando alle previsioni dei sindacati produrranno un "carosello di insegnanti", con "sospensioni dell'incarico" ad anno iniziato e "migliaia di sostituzioni" con i vincitori definitivi. L'opposizione parla di "disastro organizzativo". Chiara Acciarini, capogruppo dei Ds in Commissione cultura al Senato, dice: "Al problema politico, il precariato è diventato un fenomeno patologico, si è aggiunta la disfunzione della "macchina". Non si possono fare le graduatorie per legge, investendo il Parlamento. E' un compito dell'esecutivo". Ma il ministero dell'Istruzione rassicura: "L'anno partirà regolarmente, gli insegnanti saranno al loro posto fin dal primo giorno di scuola". Ribatte Enrico Panini, segretario nazionale della Flc-Cgil: "Solo dichiarazioni di facciata, non corrispondono ai fatti". Anche lo Snals chiede "verifiche" sulla regolarità delle nomine.
Da ieri, intanto, i presidi hanno cominciato ad assegnare direttamente gli incarichi. Chiamano i supplenti per coprire le cattedre ancora vacanti. Ma le graduatorie non sono l'unica spina nel fianco della scuola, che a metà settembre riaprirà i battenti. L'altra spina è il tutor. Gli insegnanti lo rifiutano a suon di delibere: "Usiamo l'autonomia - dicono - prevista da una legge costituzionale".
Il maestro unico è stato "bruciato" prima che sbarcasse nelle aule scolastiche. Sindacati e insegnanti hanno impiegato mesi, ma lo hanno "annientato". La legge di riforma voleva dare un ruolo "prevalente" ad uno dei tre che compongono il team. Questo ruolo, invece, non sarà di uno ma di tutti. In che modo? Con un escamotage. I maestri si sono attaccati alla lettera della legge, che non parla del tutor riferito alla "classe" (anche perché il concetto di classe è superato). "Non aspettavamo di meglio - afferma Massimo Di Menna, segretario nazionale della Uil scuola - I bambini, sulla carta, verranno suddivisi in gruppi e ciascun gruppo avrà un proprio tutor, con incarichi diversi: orientamento, rapporti con la famiglia, port-folio. Il tutor è stato smembrato, non c'è più nulla del disegno progettato dal governo". C'era un ultimo ostacolo da superare. Ci volevano almeno 18 ore di insegnamento a testa. "I collegi dei docenti - conclude Di Menna - hanno trovato la soluzione e hanno deliberato ore di 50 minuti".
Dunque, hanno vinto i maestri. Almeno per ora, perché il braccio di ferro continua. "Ai direttori regionali - sostiene Francesco Scrima, segretario nazionale della Cisl-scuola - è arrivata una nota riservata inviata dal ministero per imporre la figura del tutor, senza neppure una ridefinizione in sede contrattuale dei rapporti con gli insegnanti. Tutto ciò evidenzia la debolezza e la difficoltà dell'amministrazione, che ricorre al metodo inusuale delle minacce". Intanto, il prossimo round è per lunedì, quando i sindacati incontreranno l'Aran (agenzia governativa delegata alle trattative). Sul tavolo i sindacati troveranno i soldi offerti dal governo per finanziare il tutor: 21milioni di euro per il 2004 e 63 milioni di euro per il 2005. "Briciole - commenta Di Menna, Uil - ogni classe riceverà 317 euro lordi l'anno, ovvero un centinaio di euro a maestro".