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Messaggero-Contratti pubblici, rinnovi più vicini: Baccini avvia la procedura con l'Aran

Dopo la pre-intesa di maggio Contratti pubblici, rinnovi più vicini: Baccini avvia la procedura con l'Aran ROMA Qualcosa si muove per i rinnovi contrattuali dei dipendenti pubblic...

23/07/2005
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Il Messaggero

Dopo la pre-intesa di maggio
Contratti pubblici, rinnovi più vicini: Baccini avvia la procedura con l'Aran
ROMA Qualcosa si muove per i rinnovi contrattuali dei dipendenti pubblici, dopo l'intesa di massima raggiunta a fine maggio. Il ministro della Funzione Pubblica Mario Baccini ha avviato la procedura per l'approvazione degli atti di indirizzo per i contratti relativi al biennio economico 2004-2005 dei comparti ministeri, Aziende autonome, scuola e Agenzie fiscali. Lo rende noto un comunicato del dicastero della Funzione pubblica.
Entro pochi giorni - precisa la nota - dopo l'approvazione da parte del ministero dell'Economia e delle Finanze, gli atti saranno trasmessi all'Aran per l'apertura delle trattative.
"È mia volontà - afferma Baccini - rispettare gli impegni assunti con l'accordo del 27 maggio tra governo e parti sociali. Pertanto ho proceduto all'invio degli atti di indirizzo per consentire all'Aran di avviare al più presto le trattative dei contratti del pubblico impiego".
L'approvazione degli atti di indirizzo è la prima tappa della procedura che dovrà portare all'effefttiva sottoscrizione dei contratti. E quindi agli aumenti in busta paga, che per la maggior parte degli interessati potrebbero arrivare solo nel 2006.
Uno dei nodi che rallenta l'iter è prettamente economico.I sindacati e gli enti locali chiedono che il governo garantisca sin dall'inizio la copertura delle spese per l'intero personale pubblico: non soltanto per i dipendenti dello Stato centrale come i ministeriali o gli insegnanti, ma anche i dipendenti dei comuni, delle province, delle regioni, delle asl. Si vuole evitare che si ripeta quanto accaduto con l'ultimo contratto, quando nelle amministrazioni decentrate si restò per molti mesi senza capire chi dovesse sobbarcarsi l'onere del rinnovo contrattuale. I sindaci e i presidenti di province e regioni chiedono dal governo un impegno preciso.