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Messaggero: Il ministero: «Nessuna bocciatura, ma le scuole potranno scegliere».

Con l’introduzione del maestro unico - ha spiegato in una recente nota - l’eliminazione delle compresenze ed alcuni risparmi dovuti alla razionalizzazione degli organici si libereranno più maestri per aumentare il tempo pieno».

30/08/2009
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Il Messaggero

maestro prevalente bocciato dalle famiglie? Il ministero dell’Istruzione capitanato da Mariastella Gelmini smentisce totalmente questa ipotesi. Anzi, fa notare che questa figura è «presente non solo nel modello orario di 24 ore (quello meno gradito, in pochi si sono iscritti, ndr), ma anche in quello di 27 e in quello di 30». Insomma, secondo viale Trastevere non c’è stato nessun “flop”. Piuttosto «le famiglie hanno scelto, a conti fatti, di avere due insegnanti solo nel 34% dei casi, che è la percentuale di iscrizioni alle 40 ore». Di contro, fanno i conti al ministero, «quasi il 70% dei nuovi iscritti in prima avrà il maestro prevalente».
Il ministro Gelmini ha sempre difeso la nuova impostazione didattica: «Quella del maestro unico è una scelta culturale e pedagogica - ha spiegato più volte la numero uno della Scuola - Noi abbiamo cercato di venire incontro alle famiglie con opzioni orarie di 24, 27, 30 e 40 ore ma, qualunque sia la scelta, il maestro di riferimento è sempre unico». Per viale Trastevere, insomma, annunciare disfatte identificando la novità con il solo modello di 24 ore è un errore che «sta disorientando le famiglie». «Chi dice che il maestro unico è stato un fallimento - continuano dal ministero - fa solo propaganda politica perché questa figura si ritrova in tutti i modelli orari anche quello scelto prevalentemente dai genitori e, cioè, le 30 ore». Peraltro c’è poco da questionare: «Il maestro prevalente è legge». È stato infatti introdotto con la norma 169 del 2008, il cosiddetto decreto Gelmini.
La Corte dei Conti, comunque, questa estate ha spiegato che il modello non può essere obbligatorio per le scuole, ma che deve essere una opzione in più per le famiglie. Anche per questo, a giorni, sarà emanata una circolare sull’avvio dell’anno scolastico in cui il ministero specificherà, nel paragrafo dedicato alla scuola primaria, che il modello del docente unico viene indicato come da privilegiare, ma «tenuto conto delle richieste delle famiglie e nel rispetto dell’autonomia scolastica». In sostanza, «l’indicazione del modello non ha carattere prescrittivo». Chi ha le risorse può anche affiancare altri docenti a quello prevalente la cui introduzione, comunque, secondo viale Trastevere ha portato indiscussi vantaggi. «Con l’introduzione del maestro unico - ha spiegato in una recente nota - l’eliminazione delle compresenze ed alcuni risparmi dovuti alla razionalizzazione degli organici si libereranno più maestri per aumentare il tempo pieno». Questo aumento «sarà possibile grazie al dimensionamento della rete scolastica - circa 350 scuole sono state accorpate grazie anche all’impegno delle Regioni - e alla soppressione delle compresenze»
G.A.