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Messaggero-La classe del futuro a Torricella Sicura nel Teramano: via all'uso del pc fin dalle elementari

La classe del futuro a Torricella Sicura nel Teramano: via all'uso del pc fin dalle elementari di CLAUDIO FAZZI TERAMO - E' l'inizio di una nuova era. L'addio ai libri, ai q...

02/06/2004
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Il Messaggero

La classe del futuro a Torricella Sicura nel Teramano: via all'uso del pc fin dalle elementari
di CLAUDIO FAZZI

TERAMO - E' l'inizio di una nuova era. L'addio ai libri, ai quaderni, alle penne, al tradizionale banco scolastico. Aule del terzo millennio. Un po' fantascientifiche. Dove i banchi, ancora in legno, si aprono come piccole astronavi e, dall'interno, spuntano tastiere e monitor. Dove le cattedre, completamente informatizzate, sembrano pannelli di comando dell'astronave. Dove le lavagne lasciano il posto agli schermi giganti. Ovunque, invece di carte geografiche, mappe e disegni, computer, video e tastiere. La scuola del futuro è dietro l'angolo. E' nata a Torricella Sicura, un paese montano ad una manciata di chilometri da Teramo. Da settembre, infatti, centottantanove ragazzi delle scuole elementari e medie dell'istituto comprensivo Giovanni XXIII potranno lasciare a casa i libri, i pesantissimi zaini, ed entrare a scuola solo con un minuscolo cd rom. Cambierà anche l'abbecedario dei bambini della prima elementare: "A" come ape, "B" come barca, "C" come... computer. Beh, magari nei loro confronti gli insegnanti saranno meno rigidi. Sui banchi tecnologici, almeno loro, potranno far comparire qualche penna, qualche quaderno, accanto al video. L'idea è del sindaco di Torricella Sicura, Emidio Delli Compagni, che, ieri, ha ufficialmente presentato la prima aula tecnologica italiana. Si tratta di un esperimento unico nel genere in Italia e perfettamente in linea con la riforma Moratti, che prevede l'insegnamento dell'informatica a partire dai primi anni delle elementari. Il banco tecnologico, una specie di giocattolo fantascientifico, con il computer "invisibile" che, con un semplice movimento, spunta dal banco, non serve ad insegnare esclusivamente informatica, ed è questa la novità sostanziale del progetto, bensì rappresenta una strategia importante nel processo di integrazione tra didattica e multimedialità. L'impegno del Ministero è di dare seguito al progetto nelle altre scuole italiane. Una svolta morbida che, in questa fase di passaggio, non esclude il supporto cartaceo di libri e quaderni, ma sicuramente lo relega in secondo piano.
"Abbiamo iniziato da una classe con venticinque postazioni ed una cattedra completamente informatizzata - spiega il sindaco, Delli Compagni -. Durante l'estate l'opera di cablaggio sarà completata e gli alunni, con il nuovo anno scolastico, troveranno solo banchi multimediali". "E' l'inizio di una nuova stagione scolastica - afferma Alessandro Musumeci, dirigente generale dei Sistemi informativi Miur del ministero dell'Interno -. Il progetto dell'amministrazione comunale di Torricella Sicura contempera la didattica tradizionale con quella innovativa. I Comuni, che hanno la competenza sugli arredi scolastici delle scuole elementari e medie, non sempre investono adeguatamente. In questo caso, invece, il paese abruzzese ha scelto di puntare sulla riconversione scolastica dando forza alla ratio della riforma Moratti". La realizzazione del banco tecnologico si deve alla società, pubblico - privata, Link srl, su un progetto di tre professionisti di Torricella: Maria Pia Guerrini, Carla Lucarelli e Giovanbattista Padalino, che lo hanno brevettato in collaborazione con il partner privato Aethra telecomunicazioni. Il costo della prima fase del progetto è di circa trecentomila euro. Il banco, una volta in commercio, costerà tra i trecento e i quattrocento euro. E spazzerà, in un colpo solo, un'era, che, a Torricella, è già solo un ricordo.