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Messaggero-Libri di testo, è guerra fra ministro e sindacati

LA NUOVA SCUOLA Libri di testo, è guerra fra ministro e sindacati I docenti presentano ricorso, la Moratti li invita a fare scelte coerenti con la riforma di ANNA MARIA SERSALE ...

01/06/2004
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Il Messaggero

LA NUOVA SCUOLA
Libri di testo, è guerra fra ministro e sindacati
I docenti presentano ricorso, la Moratti li invita a fare scelte coerenti con la riforma
di ANNA MARIA SERSALE

ROMA - E' guerra tra i sindacati e il ministro sull'adozione dei libri di testo. Molti collegi docenti "frenano" la riforma scegliendo di adottare testi preesistenti, non quelli preparati dagli editori in linea con le nuove indicazioni ministeriali. Gli insegnanti si avvalgono della loro inviolabile libertà di scelta, mentre i sindacati impugnano la circolare, con cui la Moratti richiama alla coerenza tra testi e riforma. Negli ambienti ministeriali l'azione intrapresa dai collegi docenti desta grande preoccupazione. Tanto che la Moratti con una nota ha invitato i direttori regionali a suggerire ai presidi i modi per ricondurre i "ribelli" alla stretta osservanza della legge 53, ovvero la riforma della scuola approvata l'anno scorso. Il ministro, come abbiamo detto, fa anche un richiamo alla "coerenza" tra libri e impianto della riforma. Ma la coerenza alla quale esorta il ministro è con il Pof (il piano di offerta formativa) o con le "indicazioni nazionali" abbozzate dai nuovi programmi? In ogni caso nessuno ha abrogato il Dpr del '99, che la coerenza la riferiva al Pof e non ai programmi nazionali. "Nè - afferma la Cgil - è stata mai abrogata la norma che riconosce agli insegnanti la libertà di insegnamento e la libertà di decidere su quali testi far studiare i propri alunni".
"Se è vero che l'adozione dei libri - sostengono i docenti - è un dovere professionale che non possiamo disattendere, è altrettanto vero che come professionisti abbiamo libertà di insegnamento e piena autonomia per decidere quali siano i testi migliori, senza che nessun altro, genitore o dirigente che sia, abbia titolo per mettere in discussione la nostra scelta". Su questo principio si fonda la "resistenza" che già da qualche mese monta nella scuola. "Eppoi, dalla nostra parte - sottolineano ancora i docenti - c'è il Dpr 275 del '99 che sancisce l'autonomia didattica. Dunque, non solo possiamo utilizzare un testo anteriforma, ma possiamo scegliere di far studiare i nostri allievi su supporti didattici alternativi al libro, soprattutto nelle scuole sperimentali". E le scuole, da almeno un ventennio, sono tutte sperimentali, almeno in senso lato, con iniziative collaterali ai programmi.
Gli editori, che conoscono bene le prerogative degli insegnanti, per non perdere mercato si sono detti disponibili a vendere anche i testi dell'anno scorso. Pronta la risposta di viale Trastevere, che con una circolare ha cercato di rimettere ordine, appellandosi alla legge di riforma Moratti.
E arriviamo al ricorso dei sindacati. Sotto accusa è la circolare con la quale il ministero ha impartito le istruzioni per l'adozione dei libri di testo per elementari e medie in vista del prossimo anno scolastico. Osserva la Cgil: "Con un decreto dirigenziale del 12 maggio il ministero è tornato a occuparsi dei libri di testo e, in palese violazione delle norme attualmente vigenti, ha dettato norme tecniche per la redazione dei nuovi libri, tentando di obbligare le Case editrici a stampare, per il prossimo anno scolastico, nuovi testi conformi alle "Indicazioni nazionali"". I sindacati, in sostanza, difendono l'autonomia dei docenti di programmare il "percorso educativo e formativo dei propri alunni".