Iscriviti alla FLC CGIL

Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » Messaggero-"Meno cattedre in Sabina per i tagli alle ore di educazione fisica e latino"

Messaggero-"Meno cattedre in Sabina per i tagli alle ore di educazione fisica e latino"

Dure critiche dei sindacati alla riforma Moratti: sotto accusa il piano complessivo dell'offerta formativa Scuola, centinaia di posti a rischio "Meno cattedre in Sabina per i tagli alle o...

24/01/2005
Decrease text size Increase text size
Il Messaggero

Dure critiche dei sindacati alla riforma Moratti: sotto accusa il piano complessivo dell'offerta formativa
Scuola, centinaia di posti a rischio
"Meno cattedre in Sabina per i tagli alle ore di educazione fisica e latino"
di STEFANO MARIANTONI

Sarà una scuola incerta, discriminante sul piano culturale e costretta a sacrificare il proprio corpo docente. Secca la bocciatura dei sindacati reatini del settore scolastico sulla riorganizzazione degli istituti secondari superiori, emersa dalla bozza di Decreto attuativo della legge Moratti. A caldo, ecco i commenti dei massimi esponenti provinciali di Cgil-Cisl-Uil e Snals, in vista dell'imminente confronto tra Ministero e forze sociali di mercoledì prossimo.
"Così impostata, la riforma aumenta le diseguaglianze - dice Riccardo Petroni, della Cgil - e rende più vistoso il nostro ritardo nei confronti dell'Europa. Ci aspettiamo chiarimenti soprattutto circa i criteri di ripartizione del sistema scolastico nel ramo liceale e della istruzione e formazione professionale. È ingiusto risparmiare su latino ed educazione fisica. Riteniamo basso il monte ore stabilito ed eccessivo lo spazio per le ore a scelta. Ed è grosso il punto interrogativo sulle ricadute occupazionali".
Forte anche il dissenso della Cisl: "Siamo pronti alla mobilitazione ed ai ricorsi al Tar - afferma Claudio De Santis - il provvedimento rischia di ricalcare la struttura applicata nel primo ciclo, errata sia nel metodo che nel merito. Si va verso uno svilimento dell'offerta formativa, con un taglio degli organici dei docenti, che nella nostra provincia si farà sentire, nonostante un consistente esodo verso la pensione". Sponda Uil, apprensione condivisa: "C'è bisogno di chiarezza - sostiene Roberto Melchiorre - e il nodo maggiore si creerà intorno alle 6 ore opzionali che rischiano di diventare oggetto di una corsa all'accaparramento di alunni sullo sfondo di un corpo docente sempre più caratterizzato da soprannumerari. La riforma ha il merito di mettere fine ad una miriade di sperimentazioni, ma non abbiamo capito quale sarà la copertura economica. Non condividiamo i tagli su molte discipline e lo smembramento degli istituti nei vari indirizzi: ad esempio, l'Istituto tecnico commerciale (scuola di cui Melchiorre è dirigente, ndr) potrebbe articolarsi in tre licei distinti: linguistico, informatico ed economico".
Lo Snals, tramite Luciano Isceri, ribadisce che "fino ad ora la pari dignità tra i 2 percorsi di studio (liceale e professionale di stampo regionale, ndr) non appare bene evidenziata. Al governo, prioritariamente, chiederemo il mantenimento dei livelli occupazionali. Tra i punti di criticità spaventa il minacciato dimezzamento delle ore di insegnamento di educazione fisica".
In attesa di conoscere quali saranno gli effetti concreti della riforma, lo Snals ricorda che entro il 19 febbraio dovranno essere redatte le domande di trasferimento che interessano il personale docente, educativo ed Ata di ruolo, per il prossimo anno scolastico. I modelli per le domande sono disponibili nelle sedi del sindacato di Rieti e Poggio Mirteto.