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Messaggero: Migliorano le entrate, più soldi per ricerca e forze di polizia

Visco: «Dati tributari più sicuri, basta “spiate” sui vip». È polemica

23/11/2006
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Il Messaggero

di PIETRO PIOVANI ROMA Ancora una volta, le entrate fiscali forse salveranno il governo. Sembra che gli incassi di Visco porteranno nelle casse dello Stato più di quanto si era finora previsto, quindi ci sono più risorse da utilizzare in Finanziaria per altri scopi. E gli scopi non mancano: servono più risorse per la polizia, per la ricerca e l’università, forse anche per ridurre le tasse sugli affitti. Oltretutto se si dà retta a quanto riferisce il sottosegretario all’Economia Nicola Sartor pare che dopo il maxiemendamento approvato dalla Camera il saldo corrente (cioè la differenza fra spese e incassi) sia addirittura migliorato. Insomma, ci sarebbero più soldi da spendere. Sta di fatto che il governo ha deciso di approfittarne per correggere una cifra abbastanza anomala scritta in Finanziaria: sarà cancellato il miliardo di euro al momento preventivato come gettito dalla revisione delle rendite finanziarie. Rendite finanziarie Da tempo il governo ha annunciato l’intenzione di rivedere la tassazione su azioni e titoli di stato. Per farlo dovrà scrivere una legge l’anno prossimo. L’attuale Finanziaria però dà questa legge come già fatta, cosa non molto corretta dal punto di vista della forma parlamentare. Adesso il governo ha scelto di non contabilizzare più l’entrata da un miliardo, senza prevedere una copertura alternativa. Polizia. Ci vorrà invece una copertura per i cambiamenti sostanziali che il Senato dovrà apportare alla legge nelle prossime settimane. Primo fra tutti, lo stanziamento per il “comparto sicurezza”, cioè per le forze dell’ordine. La polizia chiede più soldi per il potenziamento tecnologico e delle strutture (almeno 130 milioni), per retribuire i turni di notte e festivi (almeno 80 milioni), per reintrodurre l’assistenza sanitaria abolita dal governo Berlusconi (10-15 milioni) e per assumere 2 mila agenti regolarizzando gli ausiliari. Per queste ragioni, spiega Claudio Giardullo del Silp-Cgil «sette sigle sindacali delle forze di polizia sono pronte a manifestare contro la Finanziaria il 4 dicembre» (se ne parla a pagina 13). Vigili del fuoco . Per il 6 dicembre hanno programmato sciopero e manifestazione i vigili del fuoco. Chiedono più assunzioni e più risorse. Scuola. Anche la scuola si prepara a manifestare, ma in questo caso la richiesta non ha bisogno di copertura finanziaria: basta eliminare la norma che azzera le graduatorie dei docenti nel 2010, mettendo di colpo a spasso 150 mila precari. Spioni fiscali. Dopo lo scandalo delle intrusioni nei dati fiscali di Prodi e di tanti contribuenti famosi, il viceministro Vincenzo Visco ha annunciato nuove regole di sicurezza. Sarà creato un meccanismo di controllo sui dipendenti dell’Agenzia delle entrate che hanno accesso ai dati via computer. Inoltre si stilerà una lista di «persone rilevanti», politici e contribuenti famosi: quando un impiegato farà ricerche al pc su quei nomi, partirà una segnalazione automatica. Un deputato di Forza Italia, Gianfranco Conte, considera questo annuncio «uno scivolone» perché «la tutela della privacy va fatta indipendentemente da chi è il soggetto». </paragraph></s
di PIETRO PIOVANI

ROMA Ancora una volta, le entrate fiscali forse salveranno il governo. Sembra che gli incassi di Visco porteranno nelle casse dello Stato più di quanto si era finora previsto, quindi ci sono più risorse da utilizzare in Finanziaria per altri scopi. E gli scopi non mancano: servono più risorse per la polizia, per la ricerca e l’università, forse anche per ridurre le tasse sugli affitti. Oltretutto se si dà retta a quanto riferisce il sottosegretario all’Economia Nicola Sartor pare che dopo il maxiemendamento approvato dalla Camera il saldo corrente (cioè la differenza fra spese e incassi) sia addirittura migliorato. Insomma, ci sarebbero più soldi da spendere.
Sta di fatto che il governo ha deciso di approfittarne per correggere una cifra abbastanza anomala scritta in Finanziaria: sarà cancellato il miliardo di euro al momento preventivato come gettito dalla revisione delle rendite finanziarie.
Rendite finanziarie Da tempo il governo ha annunciato l’intenzione di rivedere la tassazione su azioni e titoli di stato. Per farlo dovrà scrivere una legge l’anno prossimo. L’attuale Finanziaria però dà questa legge come già fatta, cosa non molto corretta dal punto di vista della forma parlamentare. Adesso il governo ha scelto di non contabilizzare più l’entrata da un miliardo, senza prevedere una copertura alternativa.
Polizia. Ci vorrà invece una copertura per i cambiamenti sostanziali che il Senato dovrà apportare alla legge nelle prossime settimane. Primo fra tutti, lo stanziamento per il “comparto sicurezza”, cioè per le forze dell’ordine. La polizia chiede più soldi per il potenziamento tecnologico e delle strutture (almeno 130 milioni), per retribuire i turni di notte e festivi (almeno 80 milioni), per reintrodurre l’assistenza sanitaria abolita dal governo Berlusconi (10-15 milioni) e per assumere 2 mila agenti regolarizzando gli ausiliari. Per queste ragioni, spiega Claudio Giardullo del Silp-Cgil «sette sigle sindacali delle forze di polizia sono pronte a manifestare contro la Finanziaria il 4 dicembre» (se ne parla a pagina 13).
Vigili del fuoco . Per il 6 dicembre hanno programmato sciopero e manifestazione i vigili del fuoco. Chiedono più assunzioni e più risorse.
Scuola. Anche la scuola si prepara a manifestare, ma in questo caso la richiesta non ha bisogno di copertura finanziaria: basta eliminare la norma che azzera le graduatorie dei docenti nel 2010, mettendo di colpo a spasso 150 mila precari.
Spioni fiscali. Dopo lo scandalo delle intrusioni nei dati fiscali di Prodi e di tanti contribuenti famosi, il viceministro Vincenzo Visco ha annunciato nuove regole di sicurezza. Sarà creato un meccanismo di controllo sui dipendenti dell’Agenzia delle entrate che hanno accesso ai dati via computer. Inoltre si stilerà una lista di «persone rilevanti», politici e contribuenti famosi: quando un impiegato farà ricerche al pc su quei nomi, partirà una segnalazione automatica. Un deputato di Forza Italia, Gianfranco Conte, considera questo annuncio «uno scivolone» perché «la tutela della privacy va fatta indipendentemente da chi è il soggetto».