Messaggero: Nella scuola elezioni rinviate per decreto

Il 5 dicembre gli insegnanti e il personale non docente della scuola avrebbero dovuto eleggere i loro nuovi rappresentanti sindacali. Ma non potranno farlo più: sta scritto nel decreto Brunetta. Una norma dice che le attuali Rsu (rappresentanze sindacali unitarie) devono restare in carica ancora per un anno almeno. Il rinvio delle elezioni viene motivato con la riforma dei comparti: siccome il decreto ha previsto l’accorpamento dei contratti (si veda una delle schede in basso), bisogna prima attendere che venga ridisegnata l’architettura della pubblica amministrazione. L’operazione richiederà mesi, forse anche più di un anno, quindi nel frattempo le Rsu è meglio che restino come sono.
Ma non tutti i sindacati sono d’accordo. La Cgil in particolare protesta. Il segretario della Flc-Cgil Mimmo Pantaleo parla di «lesione delle prerogative sindacali». E annuncia che la Cgil andrà avanti lo stesso: la settimana prossima presenterà «migliaia di liste elettorali per il rinnovo delle Rsu», insomma farà le elezioni come se niente fosse. Anche perché sostiene la Cgil l’interpretazione della norma non è così univoca. Il ministro Renato Brunetta fa presente che la scelta di rinviare il voto non è stata sua: è stata una richiesta «della maggioranza assoluta delle confederazioni sindacali». Insomma l’hanno voluto Cisl e Uil.
Pie. P.