Messaggero: Precari, manifestazioni in tutt’Italia
Da Milano a Roma proteste contro i tagli: oltre quarantamila rischiano il posto
ROMA - Scuola, proteste in tutta Italia. In catene a Milano, in mutande a Roma. «Dopo anni di lavoro precario dietro la cattedra non ne possiamo più», esplode la protesta nel primo giorno delle convocazioni per le nomine dei supplenti. Alcuni supplenti a Roma hanno inscenato uno spogliarello fino a rimanere in mutande davanti ai cancelli perchè «da anni non ancora immessi in ruolo». «Hanno soppresso 42mila posti per gli insegnanti e 15mila per gli ausiliari tecnici amministrativi - dicono isindacati Confederali - Dai calcoli che abbiamo fatto, sottratti i pensionamenti, l’esubero riguarderà 16mila insegnanti e 7mila Ata». Intanto i supplenti, che erano in attesa di ottenere un posto provvisorio per l’insegnamento di educazione fisica nelle scuole romane, hanno inscenato una protesta. Anche i docenti di lettere e materie scientifiche sono in agitazione. Dal Nord al Sud si è saldato il fronte dei precari.
Contestazioni, quelle del personale scolastico, sostenute dagli studenti, pronti a una mobilitazione comune, e dai sindacati che chiedono al Governo interventi immediati e, soprattutto, risolutivi. Il segretario generale della Flc-Cgil, Mimmo Pantaleo, chiede un tavolo sui precari a Palazzo Chigi. Secondo Pantaleo siamo in «piena emergenza sociale». «Il Governo si disinteressa dei 25.000 precari della scuola che rimarranno senza lavoro e senza salario per colpa dei tagli alla scuola pubblica. Ci sono migliaia di insegnanti, ausiliari, tecnici e amministrativi licenziati, graduatorie nel caos e uffici scolastici assediati mentre il ministro Gelmini parla d’altro. Infatti in questi giorni abbiamo ascoltato dal ministro i soliti giudizi sulla scuola che non funziona, per arrivare ad avanzare proposte che calpestano la nostra Costituzione».
A Milano precari e supplenti hanno aderito al «Coordinamento 3 ottobre» e si sono incatenati davanti all’Ufficio scolastico provinciale per protestare contro i tagli. «In provincia di Milano sono oltre mille i disoccupati tra insegnanti e personale Ata», ha denunciato via web il Coordinamento facendo notare ironicamente come il governo stia mantenendo le promesse: «il nuovo anno scolastico si apre con 43mila cattedre in meno in tutta Italia». Clima incandescente a Napoli dove i precari sono al secondo giorno di protesta di piazza contro i tagli che in Campania si traducono in quasi 8.000 posti in meno tra docenti e personale Ata. I manifestanti hanno provato a forzare il cordone dei poliziotti all’ingresso dell’Ufficio scolastico regionale, si sono registrati momenti di tensione e una donna si è sentita male. A Benevento, infine, prosegue la protesta delle insegnanti sul tetto dell’ufficio provinciale scolastico