Iscriviti alla FLC CGIL

Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » Messaggero-Prof precari in piazza, e i presidi minacciano lo sciopero

Messaggero-Prof precari in piazza, e i presidi minacciano lo sciopero

Manifestazione davanti a Montecitorio Prof precari in piazza, e i presidi minacciano lo sciopero ROMA - Un presidio permanente davanti a Montecitorio per protestare contro un diseg...

07/09/2003
Decrease text size Increase text size
Il Messaggero

Manifestazione davanti a Montecitorio
Prof precari in piazza, e i presidi minacciano lo sciopero
ROMA - Un presidio permanente davanti a Montecitorio per protestare contro un disegno di legge "intempestivo, inadeguato e incapace di incidere effettivamente sulla realtà", e lo sciopero della fame di una collega iniziato il 3 settembre. Ad annunciare la protesta contro il provvedimento legislativo proposto dal governo che dovrebbe riorganizzare la terza fascia degli insegnanti, è il Movimento interregionale insegnanti precari.
"Il vero intento sotteso alle inutili elaborazioni del ddl - sostiene una nota - non è il ristabilimento della giustizia, ma una fittizia operazione di facciata che non risponde certo a un senso di responsabilità politica, ma rientra in una logica codarda di chi vende finte soluzioni". Secondo i rappresentanti del Miip, la misura estrema a cui sarebbe stata costretta l'insegnante che ha scelto di entrare in sciopero della fame è il segno del "fallimento sostanziale di chi ha il potere e la responsabilità della scuola italiana".
"I precari continuano a denunciare l'ignobile trattamento a cui sono sottoposti e le inammissibili menzogne che partono dall'intento di presentare la nostra come una lotta tra precari - conclude il comunicato - Si tratta invece di una lotta per il diritto e la giustizia".
Alla protesta dei precari storici si è aggiunta quella dei precari Siss: davanti al ministero della Pubblica istruzione Maria Pirozzi sorride quando le si chiede come mai qualcuno la considera ancora una ragazzina. La sua risposta è nella partecipazione alla protesta organizzata ieri mattina in viale Trastevere, dove qualche centinaio di precari sono arrivati da tutta Italia per manifestare contro un nuovo disegno di legge che penalizzerebbe le Siss.
Gli insegnanti specializzati temono uno sbarramento che isolerebbe chi si è abilitato dopo il 2000, frequentando i corsi post-universitari partiti nel 2001. Potrebbero perdere, raccontano, anche i sei punti che hanno conquistato con i due anni di corso: una selezione iniziale, 12 esami, tesi ed esame finale, questo è l'elenco delle prove del loro percorso di formazione. Infine, aggiungono, il decreto rivedrebbe la tabella di valutazione finale: prima il punteggio andava da 12 a 36 punti, oggi lo stacco tra i meno bravi e più preparati sarebbe valutato con una votazione che va da quattro a 12 punti.
Intanto i dirigenti scolastici si preparano a scioperare. I sindacati di categoria Cgil, Cisl, Uil scuola e lo Snals-Confsal giudicano "insoddisfacenti" le risposte ricevute dal ministero dell'Istruzione e annunciano battaglia. Al centro della protesta, il rinnovo del contratto di lavoro della categoria e la richiesta di ritiro della circolare che estende anche ai dirigenti scolastici la Legge Frattini.