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Messaggero-Scuola, boom degli alunni stranieri: l'integrazione comincia tra i banchi

MONDO IN CLASSE Scuola, boom degli alunni stranieri: l'integrazione comincia tra i banchi di CORRADO GIUSTINIANI ROMA - Alunni stranieri delle nostre scuole, è un piccolo bo...

28/10/2003
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Il Messaggero

MONDO IN CLASSE
Scuola, boom degli alunni stranieri: l'integrazione comincia tra i banchi
di CORRADO GIUSTINIANI

ROMA - Alunni stranieri delle nostre scuole, è un piccolo boom. In un solo anno sono aumentati del 30 per cento. Una nuova, allegra infornata di 50 mila volti e zainetti multicolori, che segnala come l'integrazione stia andando avanti nel nostro Paese. In totale, gli studenti con cittadinanza non italiana sono stati 232 mila 776 nell'anno scolastico 2002-2003, secondo l'indagine nazionale appena condotta dal ministero dell'Istruzione. Non vi sono invece ancora dati precisi sull'anno in corso, il 2003-2004, ma solo una stima: a settembre, dovrebbero essere cresciuti di altre 50 mila unità, e quindi non è molto lontano lo sfondamento di quota 300 mila.
Dei 195 stati della Terra, ben 189 sono rappresentati nella scuola italiana. A Milano le nazionalità sono 165 (al primo posto quella filippina) a Roma 140 (primo posto ai romeni). Senza retorica: c'è il mondo a scuola. E il paesaggio multiculturale italiano, come vedremo, si mostra variegato, policentrico, diffuso, fatto di grandi città ma anche di piccole e di semplici paesi. Un mantello di Arlecchino, appoggiato sulla parte centro-nord della penisola.
Ma prima: sono tanti o sono pochi questi 233 mila ragazzi stranieri? Tanti, se pensiamo che solo dieci anni fa erano appena 30 mila: la progressione è stata impressionante e ha imposto continue, avvincenti ma anche faticose sfide agli insegnanti. Ancora pochi, invece, in numero assoluto e rispetto alla massa dei 7 milioni di studenti italiani. Siamo al 3 per cento scarso della popolazione scolastica. Indietro, rispetto a gran parte degli altri paesi d'Europa.
Per la prima volta in otto anni, come scrive Vinicio Ongini nella relazione che riassume l'indagine nazionale, è stato deciso un confronto con vecchi paesi d'immigrazione (Inghilterra, Francia, Germania e Svizzera) e nuovi come la Spagna, che ha una percentuale praticamente identica di alunni stranieri sul totale degli studenti: 2,95 per cento (201 mila in cifra) con provenienza prevalente il Sudamerica.
In Germania, invece, gli allievi stranieri sono quasi un milione: 950 mila nel 2001, per essere esatti, pari al 9,7 per cento del totale. E' schiacciante la prevalenza dei ragazzi turchi: sono il 43,5 per cento. Singolare il caso della Francia: gli alunni stranieri, oggi 650 mila (cifra che secondo le proiezioni noi raggiungeremo attorno al 2013) pari al 6 per cento del totale, sono in realtà da qualche anno in calo: questo per la semplice ragione che Parigi tende a naturalizzare gli stranieri, politica assolutamente non seguita dall'Italia.
Il dato inglese è imponente: circa 920 mila alunni, pari al 14 per cento della popolazione scolastica. Ma in Gran Bretagna la rilevazione avviene per autocertificazione e comprende anche le minoranze culturali, non solo le diverse nazionalità. Fuori dell'Ue, la Svizzera vanta il record europeo: gli alunni stranieri sono il 23 per cento e metà di questi, almeno sino al 1980, erano italiani.
L'Italia, infine. La concentrazione di alunni stranieri è assai più elevata nel Nord del Paese: nella ripartizione Nord-Est sono il 5,29 per cento della popolazione scolastica, a Nord-Ovest il 4,63, al Centro il 4,11, mentre al Sud si precipita allo 0,75 e nelle isole allo 0,56. Ma in varie città si supera la percentuale nazionale: a Prato siamo ad esempio al 7,85 (cittadinanza prevalente, Cina), a Mantova il 7,65 (prevalenti i marocchini) a Reggio Emilia il 7,15 (sempre Marocco in testa), mentre ben sopra il 6 stanno Piacenza, Pordenone, Bologna e Firenze.
Si può dire che abbiamo il Mediterraneo in classe, perchè i tre paesi con le maggiori presenze sono Albania (40 mila 500 alunni) Marocco (38 mila circa) ed Ex-Jugoslavia (poco meno di 22 mila). Ma subito dietro troviamo i romeni (15.500 presenze) e gli ecuadoriani (7 mila 300 circa).
Come detto, la Romania è la prima cittadinanza nelle scuole della provincia di Roma, ma anche in quelle di Viterbo, Latina, Torino e Padova. Gli ecuadoriani, invece, sono ben il 43 per cento degli alunni stranieri di Genova.
Un caso a parte, gli argentini. Siamo su cifre più basse, ma da un anno all'altro c'è stato addirittura un raddoppio: da 1233 a 2350. I pronipoti di quei tre milioni di italiani che emigrarono, ora muovono verso la nostra penisola, per sfuggire alla morsa di una micidiale crisi economica. Le code, ai consolati di Buenos Aires o di Cordoba, sono interminabili.