Iscriviti alla FLC CGIL

Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » Messaggero-Scuola, i maestri preparano la "resistenza" tra i banchi

Messaggero-Scuola, i maestri preparano la "resistenza" tra i banchi

sindacato stila il decalogo per "boicottare" la riforma. E il 15 corteo a Roma Scuola, i maestri preparano la "resistenza" tra i banchi di ANNA MARIA SERSALE ROMA - Sarà il ...

07/05/2004
Decrease text size Increase text size
Il Messaggero

sindacato stila il decalogo per "boicottare" la riforma. E il 15 corteo a Roma
Scuola, i maestri preparano la "resistenza" tra i banchi
di ANNA MARIA SERSALE

ROMA - Sarà il maggio della scuola? Pare proprio di sì. Il Movimento dei genitori e degli insegnanti elementari è pronto a scendere in piazza. Una ventina di coordinamenti, che fanno capo a 40 sigle, si sono dati appuntamento il 15, a Roma, per chiedere "l'abrogazione della riforma Moratti". Dopo la battaglia in difesa del tempo pieno, la rete dei coordinamenti si mobilita per dire "no al tutor", al "super-maestro", che dovrebbe avere funzioni preminenti. Gli insegnanti difendono il valore della "collegialità". E dicono: "Non rifiutiamo l'attività di "tutoraggio", anzi. Siamo però convinti che debba essere svolta in un rapporto di contitolarità, non può essere patrimonio di pochi". I maestri trovano sponda anche tra i direttori didattici che non tollerano "indebite ingerenze nell'autonomia scolastica".
Dai laici ai cattolici, dagli arrabbiati ai moderati, dalla Cisl ai Cobas, il "no" al tutor ha fatto nascere un partito trasversale anti-riforma, che si propone di "fermare" il decreto attuativo (il 59 del 2004) caduto nel mirino della contestazione e oggetto di ricorsi al Tar, il cui verdetto arriverà entro luglio. Roma e Milano guidano la protesta, mentre i sindacati suggeriscono alle scuole in che modo "sfuggire al decreto", che "annulla l'autonomia". La Gilda ha inviato a tutti gli iscritti un decalogo di regole per "rifiutarsi di adottare il nuovo modello di organizzazione scolastica". "In pratica si tratta di fare - scrive la Gilda - una delibera motivata sulla inapplicabilità della riforma, da inviare al ministro, al direttore regionale, agli organi di stampa e alle famiglie". "I collegi dei docenti - spiega Alessandro Ameli, il coordinatore nazionale - possono esercitare questo potere". Identica la posizione della Cgil. "Il decreto è illegittimo", sostiene Enrico Panini, della Cgil. Parere condiviso dagli altri segretari di categoria, Daniela Colturani (Cisl) e Massimo Di Menna (Uil). "Con un eccesso di delega - afferma Panini - il ministro ha introdotto contenuti estranei alla legge. Ne è un esempio il maestro tutor". La Cisl, che ha radici nella scuola elementare, snocciola un altro dato: "Così saltano 70 mila posti di lavoro". Tesi sostenuta anche dall'Associazione docenti italiani, organismo del tutto apartitico. Alessandra Cenerini dell'Adi, oltre a bocciare il "tutor" come "un'intollerabile ingerenza nell'autonomia organizzativa delle scuole" (lo ha anche detto nel corso di una audizione alla Camera) dice che dietro questa figura "sono nascoste altre finalità: quelle di una diminuzione degli organici e delle copresenze". Gigliola Corduas, presidente di un'altra associazione professionale, Fnism, la Federazione nazionale degli insegnanti, anch'essa non schierata politicamente, usa parole molto critiche: "Il tutor - afferma - viene indicato come perno dell'innovazione educativa. Ma anziché farne un denominatore comune a tutti gli insegnanti se ne fa il punto di discrimine. Si mina, di fatto, la pari dignità dei docenti". A viale Trastevere rispondono che si tratta di accuse infondate, che "il valore della collegialità viene rispettato" e che le "funzioni tutoriali sono state studiate per migliorare la scuola e i rapporti con le famiglie". Ma il braccio di ferro continua. In polemica con il ministro gli insegnanti sono pronti a dichiararsi tutti tutor. Non vogliono rinunciare al team, all'organizzazione pedagogico-didattica nata con la riforma del '90. Dal 10 al 14 maggio è prevista una settimana di mobilitazione nelle scuole e il 15 alla manifestazione nazionale hanno aderito i sindacati. In contemporanea sciopereranno i Cobas per l'intera giornata.