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Messaggero-Scuola, il ministero valuta se cancellare almeno la retroattività della legge contestata.

Scuola, il ministero valuta se cancellare almeno la retroattività della legge contestata. Confederali e autonomi uniti: si annuncia una valanga di ricorsi. Caos graduatorie, il governo studia un rin...

05/07/2004
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Il Messaggero

Scuola, il ministero valuta se cancellare almeno la retroattività della legge contestata. Confederali e autonomi uniti: si annuncia una valanga di ricorsi.
Caos graduatorie, il governo studia un rinvio.
Sindacati in guerra contro il "doppio punteggio": "Sarà un settembre nero, con le cattedre scoperte".
di ANNA MARIA SERSALE
5 luglio 2004
da https://ilmessaggero.caltanet.it

Il "riequilibrio" dei punteggi tra storici e sissini aveva fatto tirare un respiro di sollievo. Finalmente, si diceva, la guerra tra precari cessa. Invece, ad un mese esatto dalla conversione in legge del decreto di riordino dei criteri di compilazione delle graduatorie, il provvedimento, studiato per appianare le incongruenze, è fonte di nuovi problemi. "Ritardi nella composizione delle liste, a settembre migliaia di cattedre potrebbero essere scoperte; valanghe di ricorsi dei docenti, chi è in fondo alla graduatoria farebbe un balzo in avanti; carosello delle cattedre per lo stravolgimento dei punti". Questo l'elenco delle doléance fatto dai sindacati.
Ma qual è la norma che determina tanto scompiglio? Quella del "doppio punteggio", che nella legge iniziale non c'era e che è stata introdotta con un emendamento il 4 giugno, ad un soffio dall'approvazione definitiva del provvedimento. Ha diritto al doppio punteggio chi ha insegnato nelle località montane, dai 600 metri in sù, in riconoscimento della "sede disagiata". Apparentemente un provvedimento giusto. "In realtà iniquo - spiegano Cgil, Cisl, Uil e la Gilda - Anche un insegnante di Positano conquista il doppio punteggio se nel suo circolo didattico c'è una sede distaccata in collina".
I sindacati minacciano migliaia di ricorsi e chiedono in coro l'annullamento della norma, mentre i precari, l'anello più debole della catena, dopo gli ultimi sit-in rilanciano la protesta. Il governo, intanto, sembra pronto ad una parziale "marcia indietro". Per evitare di mettere a rischio il prossimo anno scolastico, viale Trastevere sta studiando un nuovo provvedimento: i doppi punti restano, ma non sono retroattivi. Il nuovo calcolo, così, verrebbe rinviato al 2005-2006.
Ma il Parlamento perché ha introdotto una norma che ha sconvolto gli equilibri raggiunti con la legge di riordino? I primi di giugno nell'aula di Palazzo Madama era all'ordine del giorno la conversione in legge di un decreto voluto dal ministro Moratti per riformare il sistema dei punteggi. Il senatore Giulio Andreotti lancia una proposta: sarebbe opportuno restituire ai maestri elementari il "doppio punteggio" (ogni anno di servizio vale per due). La proposta viene raccolta da tutta la Casa delle Libertà e diventa emendamento, condiviso anche dall'opposizione. "Di fatto - sostiene Massimo Di Menna, segretario della Uil - si tratta del ripescaggio di una vecchia legge del '52, dimenticata da tutti, che viene perfino estesa agli insegnanti delle medie e delle superiori".
"E' una legge sbagliata e ingiusta - continua Di Menna - che sta creando una sorta di manicomio burocratico. Le posizioni dei singoli saltano e vengono modificate sulla base dei nuovi calcoli, privi di senso. Con effetto domino, tutte le posizioni dovranno essere riviste da Nord a Sud. Accadrà che chi era al ventesimo posto potrebbe balzare al terzo e viceversa". Ma se uno ha insegnato in una sede disagiata forse è giusto che abbia qualche cosa in più. "La verità - afferma Francesco Scrima, segretario generale della Cisl scuola - è che quel provvedimento non tutela nessuno. Siamo in una situazione di emergenza e di caos"."