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Messaggero-Scuola, in tredicimila...

Scuola, in tredicimila... di REMO GASPERINI PERUGIA - In campo tutte le "sigle" riconosciute che hanno firmato il contratto, dalla Cisl alla Cgil, dalla Uil allo Snals e ancora C...

27/11/2003
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Il Messaggero

Scuola, in tredicimila...
di REMO GASPERINI

PERUGIA - In campo tutte le "sigle" riconosciute che hanno firmato il contratto, dalla Cisl alla Cgil, dalla Uil allo Snals e ancora Cobas, Gilda e Cub. I sindacati più grossi copriranno quote di elettorato vicine al cento per cento, e la battaglia si annuncia aspra.
Del resto alle spalle c'è la prima esperienza delle Rsu e non sempre gli eletti sono riusciti a rispondere alle esigenze della base. Insomma, ci saranno anche i rappresentanti "mandati a casa", oltre a quelli che si sono ritirati per l'onere dell'impegno. Quindi, oltre le conferme, si annunciano tante novità tra gli oltre 500 rappresentanti che i 13.000 votanti dovranno esprimere nella "due giorni" elettorale. L'autonomia scolastica, che non è certo partita in maniera speditissima, soprattutto sul fronte economico, dovrebbe pian piano decollare con un sempre maggiore intervento di capitali esterni (ma c'è grande attenzione e anche molta diffidenza) che vanno gestiti e in ogni caso indirizzati nel verso giusto. Ecco che il confronto tra i rappresentanti dei docenti e non docenti e i dirigenti scolastici, diventa il momento saliente della gestione dei vari istituti.
Le Rsu, va detto, hanno di fatto esautorato un organo collegiale della scuola come il Consiglio d'Istituto che, come ricordava Nerina Ponti della Cisl, "è sempre più organo notarile". Per contro non è che la Rsu può incidere sulla didattica o intervenire sul dibattito che pure è asprissimo sulla riforma.
Fronte questo che è già caldo da tempo, anzi rovente, visto che in ballo c'è anche ora la ridisegnazione degli organi collegiali. Una delle proposte in campo, quella sostenuta dal Governo, preoccupa in particolare alcuni sindacati. "Meno docenti, meno studenti, zero Ata. Ecco quello che si prospetta nella gestione futura della scuola - dice Giuliana Renelli della Cgil Scuola -, gli atti non sono belli". E su questo fronte della composizione degli organi collegiali, dai Consigli scolastici locali ai Consigli scolastici regionali fino a quelli più piccoli di istituto, c'è maretta: "Mentre si toglie voce e forza a chi la scuola la fa - aggiunge la Renelli -, si danno posti nei consigli agli esterni, come per esempio i proprietari delle strutture...". Ma quello degli organi collegiali è un tema, insieme all'attuazione della riforma in genere, che sta accendendo molti focolai di protesta. Ma intanto all'ordine del giorno ci sono queste elezioni delle Rsu, con i sindacati che chiedono agli iscritti un po' di impegno e anche un po' di passione.
I 500 e passa eletti sono dunque chiamati al non facile compito di rappresentare, siano essi docenti o non docenti, tutti i lavoratori del mondo della scuola. E non è come bere un bicchier d'acqua.