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Messaggero: Scuola, le associazioni degli studenti:in 300mila a rischio bocciatura

Sotto accusa il regolamento sulla valutazione disciplinare

06/04/2009
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Il Messaggero

ROMA (5 aprile) - Mancano poco più di due mesi dagli scrutini che decideranno promozione o bocciatura e ammissione o meno all'esame di maturità, e le associazioni degli studenti denunciano che 300 mila alunni sono a rischio, senza esserne coscienti. Il regolamento sulla valutazione, approvato dal Consiglio dei Ministri lo scorso 13 marzo, parla chiaro: cartellino giallo alla prima sanzione disciplinare dopo il quale, se il comportamento grave persiste, il collegio dei docenti sfodererà il cartellino rosso, cioè il 5 in condotta. E il 5 in condotta (nel primo quadrimestre ne sono stati assegnati ben 34 mila), farà media con gli altri voti e comporterà la non ammissione all'anno successivo o agli esami di Stato.

«Il regolamento è un modo per premiare chi si comporta bene e per, non punire, ma educare gli indisciplinati», ha risposto recentemente il ministro dell'Istruzione, Mariastella Gelmini, alla valanga di critiche. Il 5 in condotta potrà essere attribuito solo dal collegio dei docenti e solo per quelle che vengono definite "gravi violazioni": marinare le lezioni, mancare di rispetto a preside ed insegnanti, danneggiare il patrimonio della scuola. Ma, aggiunge Gelmini: per «avere il 5 lo studente deve aver già preso una sanzione disciplinare, non necessariamente la sospensione, è sufficiente una nota».

Le Associazioni studentesche contestano il regolamento: «Una norma - osserva la Rete - che viene attuata in corso d'opera e che mette anche in discussione il senso dell'esame di Stato, che dovrebbe essere un esame a cui hanno accesso tutti gli studenti in quanto esame nazionale, basato su criteri comuni». Secondo gli studenti, inoltre, il regolamento non può essere applicato perché non ancora pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale e perché gli alunni non sono stati debitamente informati a cosa vanno in contro con comportamenti che fino a qualche mese fa erano tollerati.

Come quegli studenti di Pavia che non hanno considerato il pericolo della sospensione, che porta al 5 in condotta e alla conseguente bocciatura, quando hanno deciso di criticare un insegnante su Facebook. La direzione dell'Istituto Casorati ha infatti deciso di sospendere alcuni ragazzi della terza media che hanno prima creato un gruppo sul social network, inserendo anche foto della loro docente. Poi hanno riportato i loro giudizi sull'insegnante: affermazioni che, secondo i responsabili della scuola, mettono in discussione anche la professionalità dell' insegnante. Questi ragazzi, se durante l'anno scolastico hanno avuto altri comportamenti indisciplinati, o anche solamente una nota per un ritardo nell'ingresso a scuola o per un compito non fatto, secondo il Regolamento sulla valutazione del ministro, dovrebbero non essere ammessi all'esame e quindi ripetere la terza media.