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Messaggero-Scuola, prove di riforma per quattrocento istituti

Università, dietrofront sulle lauree brevi Scuola, prove di riforma per quattrocento istituti ROMA - Saranno circa 800 i plessi di scuola elementare, e circa 500 quelli di scuola dell'infanzia, c...

27/08/2002
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Il Messaggero

Università, dietrofront sulle lauree brevi
Scuola, prove di riforma
per quattrocento istituti
ROMA - Saranno circa 800 i plessi di scuola elementare, e circa 500 quelli di scuola dell'infanzia, che parteciperanno alla sperimentazione della riforma Moratti. Le classi o sezioni interessate, tra elementare e materna, saranno invece circa 2.500, con il coinvolgimento complessivamente di 6/7 mila docenti e oltre 50 mila bambini. Sono i primi numeri della sperimentazione della riforma, al via tra poche settimane, secondo le stime della rivista specializzata Tuttoscuola. Sulla base del decreto emanato dalla Moratti, parteciperanno alla sperimentazione 200 circoli didattici. A ciascun circolo fanno capo scuole materne ed elementari, per una media nazionale di 4 plessi di elementare e di 2,5 plessi di materna. A conti fatti verranno coinvolti circa 800 plessi elementari e circa 500 scuole dell'infanzia (oltre a 20 scuole paritarie, comprensive anch'esse di diversi plessi di elementari e materne). In tutto saranno quattrocento istituti.
Intanto, si riapre il dibattito sulle lauree brevi. La commissione ministeriale incaricata di esaminare la riforma propone una maggiore flessibilità: il modello del "3+2" che ha debuttato l'anno scorso rimarrà come impostazione di base. Potrà essere affiancato dal "4+1", cioè quattro anni per il primo ciclo e uno di specializzazione. Un meccanismo più vicino alla vecchia laurea. Soddisfatta An, che sostiene la necessità di garantire "percorsi di qualità". I Ds, invece, ritengono che sia sbagliato cancellare l'intero impanto della riforma Zecchino.
Ma torniamo alla scuola. Nel dettaglio, le sezioni di scuola statale dell'infanzia interessate dovrebbero essere circa 1.200/1.300, con il coinvolgimento di circa 2.600 insegnanti e quasi 30 mila bambini. Le classi elementari interessate (solamente le prime) sono stimate in circa 1.200 con il coinvolgimento di quasi 4.000 maestri e 25.000 alunni. Quanto ad uno dei punti più discussi della sperimentazione, ovvero l'anticipo dell'età di iscrizione alla prima elementare e alle materne per i bambini che compiono rispettivamente 6 e 3 anni entro il 28 febbraio, secondo Tuttoscuola saranno probabilmente non più di tremila i bambini che beneficeranno di tale possibilità. Sulle iscrizioni anticipate, infatti, c'è il freno della spesa. Dal momento che non si possono istituire nuove classi, i dirigenti scolastici potranno accettare i più piccoli solo se nelle classi c'è spazio, senza eccedere rispetto al numero massimo di 25 alunni.