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Mezzogiorno sempre in ritardo

La scuola acuisce le differenze, primato delle superiori

23/07/2013
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ItaliaOggi

Pagina a cura di Emanuela Micucci

All'ombra del Conero qualcosa si muove. Gli studenti delle Marche da 3 anni confermano ottimi risultati nell'apprendimento di matematica e italiano. Lo certificano le prove Invalsi, che nel 2013 vedono la provincia di Bolzano registrare le migliori performance nazionali dalla primaria alle superiori. Presentato la scorsa settimana a Roma, il Rapporto nazionale sulle prove che l'Invalsi ha somministrato nel 2012/13 a 2.86.759 studenti di 13.232 scuole (www.invalsi.it) permette di confrontare gli apprendimenti in italiano e matematica di un campione di 189.493 alunni con quelli del triennio precedente.

Dal 2010 al 2013 si conferma costante il ritardo del Mezzogiorno, anche se l'andamento è differenziato nei livelli e per materia. In italiano si è ridotto, pur aumentano di oltre il 2% nell'ultimo anno in V primaria, tendenza che si ripete anche per la I media nel Sud-Isole dove in II superiore si è passati da oltre il 6% sotto la media nazionale del 2011 a oltre -7% dei due anni seguenti, in crescita costante. In matematica il Nord Est in II primaria, dopo un triennio sotto la media, nel 2013 ribalta la performance con un +1% sopra. Di contro, crolla il Sud: – 3% nella primaria e 4% alle superiori. Ed è l'aggravarsi del divario nel Mezzogiorno alle superiori a preoccupare. Nel Sud-Isole supera il -7% in italiano e si avvicinai al -9% in matematica. In controtendenza positiva il risultato in matematica del Centro, che in II superiore nel 2013 si riallinea alla media nazionale. Al Sud confermano il trend positivo Puglia, Abruzzo, Basilicata e Molise. E differenze regionali emergono nella provincia di Trento, in Friuli, Veneto, Marche e Piemonte. Analizzando, però, le linee di sviluppo dei risultati tra i diversi livelli scolastici, il quadro è sconfortante: il sistema scolastico italiano non è in grado di contrastare le differenze interne al Paese, in particolare tra il Nord e il Mezzogiorno. Anzi, i divari si amplificano con il progredire degli studi. Emblematico il Centro che parte da un vantaggio, ma vede peggiorare la propria situazione, scendendo addirittura sotto la media in italiano in II superiore, con un crollo vertiginoso dalle medie confermato anche in matematica. Non solo. In II superiore gli studenti del Centro risultano in svantaggio di ben 10 punti rispetto ai compagni del Nord. E questi ultimi sono addirittura 20-30 punti sopra rispetto al Mezzogiorno. «Non solo le scuole delle regioni meridionali ottengono risultati in media più bassi – sottolinea Roberto Ricci, responsabile area prove dell'Invalsi - , ma anche che le differenze tra un istituto e l'altro sono maggiori di quanto non accada nelle altre aree dell'Italia». Dappertutto la scuola media è il segmento dove cominciano le differenti più forti, ma è alle superiori che le difficoltà nella scuola italiana aumentano. Anche le differenze di genere, con le ragazze più brave in italiano rispetto ai ragazzi più matematici, aumentano nel percorso di studi. Gli studenti immigrati di seconda generazione tendono ad avere gli stessi risultati dei compagni italiani, soprattutto in matematica in III media. Ma in generale gli alunni stranieri vanno meno bene. «Il confronto tra livelli non permette ancora di segnalare una certa efficacia della scuole nel ridurre i divari di competenza che comporta la diversa origine familiare al loro ingresso nel sistema scolastico – spiega Paolo Sestito, commissario straordinario Invalsi - confronto possibile da febbraio per il passaggio tra la V primaria e la I media».