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Moratti: ''Non andro' al Tesoro''

Moratti: ''Non andro' al Tesoro''. da www.adnkronos.it Governo, incontro tra Follini e Berlusconi. Un'ora di colloquio a Palazzo Chigi tra il premier e il segretario dell'Udc. Il premier Berlusc...

15/07/2004
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Moratti: ''Non andro' al Tesoro''.
da www.adnkronos.it

Governo, incontro tra Follini e Berlusconi.
Un'ora di colloquio a Palazzo Chigi tra il premier e il segretario dell'Udc.
Il premier Berlusconi con il segretario dell'Udc Follini.

Roma, 15 lug. (Adnkronos) -
Piu' di un'ora di faccia a faccia tra Follini e Berlusconi. Tanto e' durato il colloquio a Palazzo Chigi tra il presidente del Consiglio e il segretario dell'Udc. Follini e' entrato nella sede del governo verso le 12.30. Poco prima aveva incontrato alla Camera il presidente Pier Ferdinando Casini. Per ora bocche cucite sull'esito dell'incontro.
Intanto Letizia Moratti si tira fuori dal gioco del toto ministri e assicura che non sara' lei a ricoprire il ruolo di nuovo ministro dell'Economia. ''Non ho mai abbandonato un lavoro a meta' - ha detto il ministro dell'Istruzione, dell'Universita' e della Ricerca - Per questo non andro' all'economia. Ritengo che il lavoro da fare qui sia ancora molto''. La Moratti ricorda i suoi attuali impegni ed i prossimi obiettivi. ''Ci sono molti decreti da portare avanti come la riforma dell'Universita', che ha cominciato il proprio iter in Parlamento con un dibattito con l'ipotesi di chiudere in Commissione per andare poi in aula a settembre. Intendo dunque quindi portare avanti - ha ribadito la Moratti - il mio lavoro fino in fondo, al ministero dell'Istruzione, dell'Universita' e della Ricerca''. Assolutamente ''non ottimista'' la Lega che con il ministro del Welfare Roberto Maroni ribadisce: ''L'Udc ha confermato, con l'intervento di Follini sulle 'mani libere' e con il voto con la sinistra sulla Rai - ha detto il titolare del Welfare dai microfoni di 'Radio Padania' - di essere fuori dalla maggioranza: a queste condizioni la maggioranza, nata nel 2001, non c'e' piu'!''. ''L' Udc -attacca Maroni- vuol star dentro per quanto riguarda i posti e fuori per quanto riguarda le assunzioni di responsabilita'. Una posizione che ci preoccupa alquanto e che certo non ci vede disponibili''. ''Oggi -continua il ministro del Welfare- iniziano alla commissione affari costituzionali della Camera le votazioni sul federalismo. Vedremo cosa succedera'. Quello e' il vero banco di prova della maggioranza. Abbiamo tempo fino alle votazioni di venerdi', se i patti sul federalismo saranno rispettati, in quel caso siamo pronti ad andare avanti, se invece gli accordi saranno traditi questa maggioranza non andra' oltre''.