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Napolipiù-La Cgil: Bottino non dica di essere solo un funzionario

Articolo di Napolipiù del 6 agosto 2005 La Cgil: Bottino non dica di essere solo un funzionario SARA FORNARO Dopo l'infuocata battaglia che giovedì ha visto schierati da un lato i sinda...

06/08/2005
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Articolo di Napolipiù del 6 agosto 2005

La Cgil: Bottino non dica di essere solo un funzionario

SARA FORNARO

Dopo l'infuocata battaglia che giovedì ha visto schierati da un lato i sindacati e dall'altro il direttore dell'ufficio scolastico campano Alberto Bottino, di cui Cisl, Uil e Snals chiedono la sostituzione, scende in campo anche l'assessore regionale alla Formazione, Corrado Gabriele, tentando di fare da paciere. Assestando, come insegna il proverbio, "un colpo alla botte e un colpo al cerchio", l'esponente del Prc invoca l'unità di tutti i "protagonisti della scuola contro gli effetti della riforma Moratti". Solidarizzando con i sindacati, di cui comprende e condivide "ragioni e preoccupazioni", spiega però che serve "un impegno forte contro il tentativo di dividere in due il sistema formativo" e assicura che "a questa sfida certamente non si sottrarrà Bottino, che più di tutti conosce le difficoltà ed i limiti del Ministero in Campania". Occorre garantire pari opportunità, reali politiche di sostegno e fondi alla scuola", aggiunge, ma "non è solo una questione di gestione della direzione scolastica, su cui non è utile sollevare ulteriori polemiche. I punti nodali sono l'assenza di investimenti per gli organici e le sedi scolastiche a cui sta per aggiungersi una scellerata riforma del II ciclo superiore".
Nonostante l'invito alla distensione di Gabriele, però, le polemiche continuano e Franco Buccino, Cgil Scuola, invoca la rimozione del ministro Moratti e dei direttori generali. Compreso Bottino. "Con gli altri sindacati - spiega stavamo preparando un documento comune. Noi, però, non eravamo d'accordo nell'attribuire soprattutto responsabilità amministrative, visto che per noi sono soprattutto politiche: non riteniamo di doverci rivolgere al ministro se Bottino fa il cattivo". Sulle pecche dell'ufficio regionale, però, anche la Cgil è d'accordo perché, spiega Buccino, "sono stati scavalcati i diritti delle persone: le immissioni in ruolo, per esempio, non sono ancora finite, come vogliono far credere. Sabato (oggi, ndr) ne saranno effettuate delle altre". Sotto accusa anche le supplenze annuali: "l'anno scorso ce ne siamo occupati a luglio. Quest'anno il calendario esce il 25 e ne dovremo discutere a settembre. Purtroppo, il copione si ripete. Bottino non dica, per difendersi, che è solo un funzionario, perché non è così. Il ministro - conclude Buccino ha mandato persone di sua fiducia per applicare correttamente la riforma. Chi è arrivato con un incarico politico, deve rispondere anche politicamente. Perciò, quando se ne va il ministro, se ne devono andare anche i direttori generali".