Niente più aumento delle ore ai prof, sulla scuola passa emendamento del governo
La commissione Bilancio della Camera ha approvato un emendamento del governo alla legge di stabilità che cancella l'ipotesi di un aumento dell'orario di lavoro dei docenti da 18 a 24 ore. Decise misure alternative per trovare le risorse per raggiungere i 157 milioni richiesti dalla spending review
nell'identificare le nuove risorse che hanno consentito di cancellare la norma che prevedeva l'aumento dell'orario per i professori. "Sulla scuola - ha detto il ministro - è stata trovata una soluzione che a saldi invariati ci consente di non toccare i servizi agli studenti e gli orari dei docenti" e che consente anche di "porre le basi una nuova gestione della scuola e una maggiore attenzione per una scuola moderna".
Soddisfazione è stata espressa anche dai due relatori di maggioranza, Pierpaolo Baretta del Pd e Renato Brunetta del Pdl. "La soluzione del problema - ha detto Baretta - è un passaggio importante per evitare un doloroso intervento sugli orari degli insegnati, tra l'altro rispettando con fatica, lo riconosciamo, la legge della spending review". Il Pd sul punto aveva minacciato di non votare la manovra 2e l'argomento è stato più volte al centro delle critiche del segretario Bersani. I democratici hanno subito manifestato compiacimento per il ritorno alle 18 ore tramite la responsabile Scuola Francesca Puglisi: "Come chiesto con forza dal segretario e da tutto il Pd finalmente la norma che prevedeva l'aumento a 24 ore dell'orario di lavoro degli insegnanti è stata definitivamente cancellata dalla legge di stabilità". "Per tornare a investire sul capitale umano, il bene più prezioso che ha a disposizione il nostro paese per rilanciare la crescita, occorre - aggiunge Puglisi - il coraggio di un governo politico e progressista".
Brunetta ritiene "si sia migliorato l'intervento in efficacia e qualità", ma ha invece criticato le modalità con le quali "l'inopportuna norma era stata inserita nella legge di stabilità e per la quale era stato chiesto al ministero di fare il possibile".
Secondo Marco Rossi Doria con l'emendamento alla legge di stabilità sulla scuola "si pone fine all'emergenza sugli organici. C'era una sofferenza che è stata affrontata con sensibilità dal governo e dal Parlamento". Il sottosegretario all'Istruzione indica i nodi che restano ancora da risolvere: università e diritto allo studio.