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Nomine e GLASNOST in salsa padana.

di Pippo Frisone

31/08/2012
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La scommessa quest’anno era molto azzardata. L’Ufficio Scolastico regionale lanciava la sfida in nome della trasparenza: una nuova piattaforma regionale informatica e nuove procedure operative di raccolta delle disponibilità che avrebbero coinvolto tutte le scuole della Lombardia.

Scopo dichiarato: aumentare l’efficacia delle operazioni da parte degli Uffici Scolastici e, con la pubblicazione nel sito web dell’USR della Lombardia, rendere più trasparenti e controllabili le operazioni in corso, dagli utilizzi alle assegnazioni provvisorie, dalle assunzioni in ruolo alle supplenze.

La responsabilità degli inserimenti fatti dalle scuole restavano in capo ai dirigenti scolastici mentre la responsabilità dei controlli sugli inserimenti, in capo agli Uffici scolastici territoriali.

Fogli excel completi di filtri per facilitarne la lettura. Aggiornamento delle disponibilità quotidiana.

Prima scadenza degli inserimenti il 4 di agosto.

Prima pubblicazione delle disponibilità ,largamente provvisoria, distinta per provincia il 22 agosto.

Acquisiti dal SIDI direttamente in piattaforma  i duemila posti disponibili e vacanti in Lombardia dopo i trasferimenti, le scuole avrebbero comunicato ogni disponibilità residua o sopraggiunta entro il 31.8, compresi gli spezzoni orari .

Alla data del 22.agosto, risultavano acquisiti in piattaforma regionale, per la sola provincia di Milano:

- Infanzia 189 posti, Primaria 1.391, Media 1.053, Superiori 629, ore residue 29.500!

Alla data del 28 agosto i posti risultavano  4.049   contro i 3.263 precedenti mentre le ore residue lievitavano ad oltre 31.779!                                     

A un primo controllo saltavano subito all’occhio una serie di errori che rendevano difficilmente utilizzabile la piattaforma.

Doppioni riferiti soprattutto all’inserimento di cattedre orario esterne, comunicate sia dalle scuole di titolarità sia da quella di completamento, posti e spezzoni che prima compaiono e poi scompaiono, scuole che non han comunicato alcun dato, dati trasmessi in ritardo, confusione su alcune tipologie specifiche di posti. Qua e là spuntavano di tanto in tanto  anche segnalazioni di posti relativi ad amministrativi e collaboratori scolastici. Troppo pochi gli ata rilevati per essere della partita.

E ahinoi, quanto temuto si è poi verificato. Alcuni Uffici territoriali come Milano, di fronte all’incertezza sulla reale corrispondenza dei dati comunicati dalle scuole , han preferito sganciarsi del tutto dalla piattaforma e continuare a operare alla vecchia maniera : sulle comunicazioni cartacee, consegnate con raccomandata a mano direttamente dalle scuole in via Ripamonti.

Che dire. Di buone intenzioni è lastricata anche la strada dell’inferno. L’idea d’una piattaforma per una raccolta centralizzata dei dati a livello regionale, poi controllata dai rispettivi uffici scolastici provinciali, poteva risultare un’ottima idea.

Come tutte le innovazioni andavano preparate per tempo e non improvvisate all’ultimo momento calandole dall’alto. Il personale amministrativo nelle scuole andava preparato o quantomeno andavano date  istruzioni più precise. Non sempre nelle segreterie in pieno agosto si trova il personale più qualificato, con Dsga o  DS magari legittimamente in ferie.

Per non parlare delle difficoltà incontrate dai docenti che entravano nel sito web dell’USR, non tutti esperti informatici e non certo avvezzi a usare tutti i filtri che ne facilitavano la lettura …

Un vero peccato perché di glasnost questa volta se n’è vista poca ma  in compenso di confusione pur se in salsa padana se n’è vista tanta!