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Nuova Ferrara-Il sistema scolastico deve restare unitario

Il sistema scolastico deve restare unitario Qualche giorno fa, il consiglio dei ministri ha approvato la parte del decreto legge sulla scuola (legge 53) che riguarda il secondo ciclo del...

05/06/2005
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Nuova Ferrara

Il sistema scolastico deve restare unitario
Qualche giorno fa, il consiglio dei ministri ha approvato la parte del decreto legge sulla scuola (legge 53) che riguarda il secondo ciclo della scuola superiore.
Il testo, mai presentato alle Regioni, nè discusso con i sindacati, sancisce la costituzione di un doppio crinale: da una parte i licei, dall'altra il sistema dell'istruzione e formazione professionale.
Con una visione anacronistica del sapere, si distingue da una parte la scuola del conoscere, che prepara all'Università, dall'altra, quella del fare, che avvia al lavoro, affidando i due segmenti ad enti diversi, lo stato e le regioni.
Si spezza in questo modo l'impianto unitario della scuola italiana e si mira ad accettare le differenze individuali, congelandole con la differenziazione precoce dei percorsi.
Nella scelta conteranno le provenienze sociali e culturali delle famiglie; con questa separazione si nega anche il valore inclusivo dell'imparare insieme, tra diversi.
Ma la diversificazione dei percorsi, nel modello Moratti, inizia già nella scuola elementare che, impoverita dalla soppressione del tempo pieno, risulta irrigidita nei piani di studio personalizzati che tendono a trasformare la scuola in un servizio a domanda individuale.
In un cocktail ingestibile di materie obbligatorie e opzionali, a richiesta delle famiglie.
La riforma Moratti rappresenta un vero e proprio cambio di impianto politico, ideologico e culturale. Un modello di darwinismo sociale - un sistema che seleziona e divide - è uno strappo forte nella storia della nostra scuola e scardina il quadro di riferimento costituzionale entro cui finora si è collocato il nostro sistema educativo: la scuola che rimuove gli ostacoli per un'effettiva eguaglianza.
La scuola italiana è sempre stata all'insegna della solidarietà verso i bambini più svantaggiati, verso i ragazzi meritevoli ma provenienti da classi sociali più modeste.
Una maggiore attenzione ai bambini ed ai ragazzi in difficoltà comporta un maggior numero di insegnanti che operi con gruppi più limitati e con funzioni diversificate, come il sostegno, e comporta quindi, maggiori costi.
E proprio nella società della conoscenza, non mi pare si possa mettere da parte un'idea dell'istruzione sia come strumento di lotta alle disuguaglianze, sia come condizione per elevare il livello culturale della maggior parte della popolazione, in particolare in Italia, dove, come in molti altri paesi industrializzati, non è finita la fase espansiva della scolarizzazione, comprendendo anche l'educazione degli adulti.
Noi siamo con tutti coloro che in questi mesi hanno contestato questa riforma delle Regioni ove governiamo, come l'Emilia Romagna, abbiamo varato leggi, come la legge Bastico, che cercano di correggere gli effetti della legge nazionale.
Siamo contrari all'idea che la qualità dell'istruzione, bene primario e risorsa universale, debba diventare una merce acquistabile solo da chi se la può pagare; difendiamo il ruolo dei sistemi pubblici nella loro funzione di riequilibrio di risorse, di garanzia di uguali possibilità e uguali diritti per tutti, di custodia del valore dell'educazione come leva di progresso e condizione di democrazia.
Noi pensiamo che il sistema scolastico debba rimanere unitario, disegnato nella sua architettura dallo Stato e offrire le stesse opportunità a tutti - al figlio del notaio come a quello dell'operaio - valorizzandone le intelligenze e i talenti indipendentemente dal reddito delle loro famiglie.
Lombardo Radice diceva che la scuola deve essere "lussureggiante" perchè nella scuola e lungo la scuola lo studente cambia e ad ogni scoperta di nuove conoscenze gli si apre un possibile nuovo desiderio per il proprio futuro.
Sandra Carli Ballola Marco Bergamini Responsabili provinciali Dipartimento Scuola-Università Cultura e Formazione Federazione Democratici di Sinistra Ferrara