Organico Covid, il ministero dell’Istruzione conferma 70 mila docenti e Ata anche per il prossimo anno
Non solo di vaccinazioni: durante l’incontro con i principali sindacati della scuola di lunedì 12 aprile si è parlato anche di altro
Alessandro Giuliani
Non solo di vaccinazioni: durante l’incontro con i principali sindacati della scuola di lunedì 12 aprile si è parlato anche di altro. Il Capo di Gabinetto, riferiscono i sindacati, ha annunciato la costituzione di un osservatorio permanente con la presenza delle organizzazioni sindacali, impegnandosi a fornire a tal fine il massimo supporto anche in termini di documentazione e di rilevazione costante e continua di dati.
Dall’Amministrazione è stato ribadito pure l’impegno di assicurare anche per il prossimo anno scolastico – quindi per l’a.s. 2021/2022 – le risorse aggiuntive di organico legate all’emergenza della pandemia: quest’anno, ricordiamo, erano stati finanziati dal governo Conte bis oltre 70 mila posti aggiuntivi.
Quanti posti quest’anno?
Per diverso tempo si è parlato di 60 mila docenti e 10 mila Ata cosiddetti Covid. Qualche settimana fa, però, il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi ha specificato che l’organico aggiuntivo dei docenti si è fermato a 25 mila cattedre.
In tal caso, ma è un’ipotesi da confermare, la grande maggioranza dei posti aggiuntivi sarebbe stato assegnato al personale Ata, quindi per assumere collaboratori scolastici, assistenti amministrativi e tecnici.
Cosa accadrà il prossimo anno?
Per l’anno prossimo è molto probabile che i posti aggiuntivi vengano assegnati attraverso nuove convocazioni, sempre dalle canoniche graduatorie.
A breve, le parti si rivedranno: venerdì prossimo, il 16 aprile, il ministero dell’Istruzione ha convocato di nuovo i sindacati per mettere a punto i Protocolli di sicurezza in vista dei prossimi Esami di Stato.