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Organico potenziato: niente matematica, abbondanza di musica e ginnastica

l'organico del potenziamento servirà innanzitutto a svuotare le graduatorie e solo in via subordinata a rispondere alle reali esigenze delle scuole e al miglioramento della qualità del sistema scolastico

24/10/2015
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La Tecnica della Scuola

R.Palermo

I primi dati sull'organico potenziato stanno propongono diverse conferme ma offrono anche qualche sorpresa.
Quasi tutti gli Usr hanno già pubblicato il decreto di ripartizione dei posti fra le diverse province; in  più di un caso i posti sono già stati distribuiti fra ordini di scuola e classi di concorso.
Noi  abbiamo iniziato a spulciare le tabelle messe a disposizione nei siti regionali e abbiamo trovato dati curiosi.
Per esempio in qualche caso sono previste immissioni in ruolo anche di insegnanti di dattilografia e stenografia (4 in provincia di Catania e addirittura 8 a Torino), mentre non abbiamo trovato assunzioni per insegnanti di matematica di secondaria di primo grado (e c'è da chiedersi che potenziamento delle competenze matematico-scientifiche si potrà mai realizzare nelle scuole secondarie di primo grado).
In compenso non mancano posti per l'educazione fisica e per l'educazione musicale.
I dati confermano la sensazione che già avevamo espresso più volte in precedenza: l'organico del potenziamento servirà innanzitutto a svuotare le graduatorie e solo in via subordinata a rispondere alle reali esigenze delle scuole e al miglioramento della qualità del sistema scolastico.
Il "grosso" dei posti però riguarderà la scuola primaria; ma sul concreto utilizzo dei docenti assegnati alle singole istituzioni scolastiche c'è ancora qualche incertezza: in che misura potranno servire davvero per progetti significativi e quanto invece dovranno essere usati per coprire le supplenze? 
Vedremo nelle prossime settimane in che modo procederà la distribuzione dei posti e in che misura saranno effettivamente coperti: come avevamo già segnalato fin dall'avvio del piano di assunzioni è probabile infatti che soprattutto nelle regioni del nord una percentuale non indifferente di posti potrebbe rimanere scoperta per mancanza di insegnanti aspiranti al ruolo.