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Organizzare un esercito civile per ridare la scuola ai ragazzi

Il sottosegretario Marco Rossi Doria

04/02/2013
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Il Mattino

«Organizzare un esercito civileper ridare la scuola ai ragazzi» li sottosegretario Marco Rossi Doria è anche insegnante della scuola primaria.

Perché la scuola in Campania è ultima sul tempo pieno? Il tempo pieno in Italia e quindi anche nel Mezzogiorno si è consolidato in certi posti e in altri no a seconda dì come sono state gestite alcune variabili. La prima è la domanda: nel Nord è più forte perché non esiste quasi più la famiglia monoreditto e tutte le donne lavorano».

Quali sono le altre variabili? «Il secondo dato è che, per potere funzionare, il tempo pieno deve avere fortissima sinergia tra ente locale e sistema di autonomie scolastiche, perché ha bisogno di più ore di riscaldamento, della vigilanza del personale ata. E poi c'è la questione della mensa, e c'entrano da un lato le scuole e dall'altro ente locale».

Restano una minoranza. Solo nel Napoletano sono un centinaio le richieste delle scuole dell'obbligo l'anno scorso inevase. Pesano le carenze in organico. °C'è stata una grande contrazione degli organici, nel periodo 2008-2010, per i tagli dì 8,4 miliardi e quindi molte scuole a tempo pieno non hanno avuto più l'organico. E anche qui c'è una differenza tra Nord e Sud perché quando tagliano l'organico a Lodi, Brescia e altre città c'è una protesta di tutto l'arco delle forze sociali, dell'associazionismo e dei comuni: da noi non avviene, quindi la battaglia per riconquistare l'organico è più debole che in altre parti d'Italia».

Cosa si fa per accorciare le distanze? «Si può fare buon uso delle politiche pubbliche che già sono state poste in essere. Per esempio, con l'utilizzo dei soldi che la Regione ha per i vari prototipi contro la dispersione scolastica sono già in atto progettazioni per varie scuole, che possono prevedere di restare aperte il pomeriggio, usando le risorse del fondo sociale europeo».

Le altre misure adottate? E’ stato proposto, nel mese dì settembre, alle partì sociali la possibilità di ripristinare alcune mense, nelle grandi aree di maggiore rischio al Sud. Le parti sociali in quella occasione si sono dette perplesse, però il governo intende riproporre la possibilità per la riprogrammazione di questi fondi europei».

Entro marzo è previsto che siano stabiliti gli organici nelle scuole, è possibile un ampliamento in Campania? A marzo saremo a pochi giorni dopo le elezioni, non so se si saranno già potute prendere decisioni politiche in termini di investimenti da parte di chiunque governerà e se potrà essere una risposta immediatamente positiva a un'istanza di questo tipo».

Perché non si può cominciare a costruire con la stessa rapidità di intervento con cui si rafforzano i presidi delle forze dell'ordine, quando c'è una emergenza, come la faida di Scampia? Sì, ci vuole sempre un esercito civile in primo luogo nelle scuole e poi nel privato sociale con una forte alleanza. Modelli internazionali applicati in qualche modo anche a Napoli, come con il progetto Chance e i nidi di mamma, che poi avuto un ritmo indietro, per mancanza di capacità di investire». m.p.