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Pantaleo (Flc Cgil), per alternanza Scuola Lavoro servono soldi
Non è un contratto di lavoro ma - fa notare Pantaleo - una modalità innovativa sul versante didattico
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“Se l'alternanza scuola-lavoro deve essere una priorità, è necessario stanziare risorse adeguate e invece da anni si assiste alla progressiva erosione di investimenti provenienti fondamentalmente dall'ex legge 440/97". E' la posizione espressa da Mimmo Pantaleo, segretario generale della Flc Cgil che in materia ha avanzato le sue proposte.
“Riteniamo che l'alternanza non deve essere confusa con l'apprendistato. Non è un contratto di lavoro ma - fa notare Pantaleo - una modalità innovativa sul versante didattico. L'esperienza in contesti lavorativi assume un rilievo importante nell'ambito dei percorsi di istruzione correlato con il profilo e le competenze previste dai percorsi della secondaria superiore. I percorsi devono essere progettati, attuati e verificati sotto la responsabilità delle istituzioni scolastiche”.
“Le proposte del Governo si muovono - afferma il sindacalista - in senso opposto, favorendo l'ingresso dei privati e affidando alle imprese compiti didattici e formativi che competono alle scuole. Obiettivo fondamentale dell'alternanza scuola-lavoro dovrebbe essere quello di contribuire a superare una formazione generica e astratta e la tendenza ad affermare saperi utilitaristici".
"Bisogna declinare un rapporto più sinergico tra scuola e territorio - conclude Pantaleo - tenendo ben presenti i differenti contesti economici e sociali. Per il Sud sono necessari interventi di supporto che devono favorire nuovi processi di sviluppo e politiche che siano finalizzate all'aumento della buona occupazione”.