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"Per differenziare l’ora di entrata a scuola vanno triplicati i bus ma mancano i fondi"

Giordani, primo cittadino di Padova

25/05/2020
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la Repubblica

Maria Novella De Luca

ROMA – «Non invidio i miei colleghi di Roma o Milano. Ripensare la mobilità in una città "media" come Padova è difficile ma non impossibile. E la parola d’ordine per la riapertura delle scuole sarà: "differenziare". Poi mobilità alternativa per tutti: piedi, bici e monopattini». Sergio Giordani, sindaco di Padova, dice che tornare in classe con le nuove regole è possibile. Nonostante buona parte del lavoro per far suonare la campanella dipenderà proprio dai comuni.

Padova è una città media ma con studenti che arrivano da tutta la provincia. Come farete per evitare gli assembramenti?

«Dovremmo triplicare sia i bus cittadini che i pullman che portano gli studenti in città. Ma non è possibile ora, sia per mancanza di fondi sia perché mica è così facile comprare un autobus. Dunque bisogna differenziare gli orari, non solo della scuola».

Anche nei luoghi di lavoro, nei negozi?

«Tre fasce orarie dalle 8 alle 9,30 per gli studenti, così come negli uffici pubblici, nelle fabbriche. Negozi con aperture più lunghe e flessibili. Investimento sulla mobilità alternativa. Dobbiamo evitare due rischi: il ricorso massiccio ai mezzi privati e gli assembramenti in entrata e uscita dai luoghi collettivi».

Le classi saranno dimezzate. I comuni dovranno trovare spazi alternativi.

«Ci stiamo attrezzando. Palestre, oratori, patronati, aree verdi finché il tempo lo consentirà. Più difficile utilizzare a breve cinema e teatri, proprio per il problema del distanziamento».

Oppure ristrutturare le scuole.

«Sarebbe la cosa migliore, anzi necessaria, ma da qui a settembre è quasi impossibile. Ci vogliono i fondi del Governo, i progetti. Per riaprire dopo le vacanze estive dovremo puntare su quello che abbiamo: spazi alternativi, fasce orarie. Ma ci vuole la collaborazione di tutti. Il mondo è cambiato, dobbiamo adeguarci».

E le mense?

«Faremo più turni, sanificando tutto ogni volta».

Forse i prof non basteranno con le classi dimezzate.

"Coinvolgeremo il terzo settore. Mentre 15 bambini faranno lezione in classe, altri 15 faranno, magari, una visita guidata. Padova è la capitale europea del volontariato. Ho visto cose straordinarie in questi mesi difficili. Sono sicuro che la scuola potrà usufruire di questa grande risorsa».


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