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Più facile chiudere le scuole per Covid in tutte le regioni E le ordinanze regionali ora sono a prova di Tar

Gli effetti del nuovo decreto legge che istituisce le zone rosse fino al 6 di aprile

16/03/2021
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ItaliaOggi

Carlo Forte

Scuole chiuse nelle zone rosse e chiuse anche nelle regioni dove il numero dei contagi è di 250 ogni 100 mila abitanti. Aperte in tutti gli altri casi. Lo prevede il nuovo decreto-legge, recante misure urgenti per fronteggiare i rischi sanitari connessi alla diffusione del Covid-19, approvato dal governo il 12 marzo scorso. Il provvedimento è stato varato in vista delle festività pasquali, per limitare ulteriormente le possibili occasioni di contagio a causa della maggiore diffusività del virus e delle sue varianti. Sono previste, quindi, misure ancora più restrittive rispetto a quelle già in vigore, per il periodo compreso tra il 15 marzo e il 6 aprile 2021, tra cui la zona rossa su tutto il territorio nazionale il 3,4 e 5 aprile prossimi. I colori delle varie regioni saranno comunque stabiliti con ordinanze del ministro della salute, Roberto Speranza. Ma a prescindere dal colore della regione, se nel relativo territorio dovesse verificarsi una incidenza cumulativa settimanale dei contagi superiore a 250 casi ogni 100mila abitanti, il ministro Speranza disporrà comunque l'applicazione delle misure previste per le zone rosse.

Dunque, per disporre le restrizioni, non sarà più necessario tenere conto della pluralità di parametri prevista dalla legge ai fini dell'attribuzione dei colori. Le misure restrittive, infatti, scatteranno automaticamente facendo riferimento solo ed esclusivamente al superamento del limite massimo del tasso di contagio a livello territoriale: 0,25%. Il decreto-legge prevede, comunque, che in caso di superamento, a livello provinciale, dei 250 contagi ogni 100mila abitanti ai presidenti delle regioni e delle province autonome di Trento e Bolzano sarà data facoltà di applicare le misure previste per la zona rossa. Oppure altre ulteriori motivate misure più restrittive tra quelle previste dal decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19. La misura dovrebbe porre al riparo i governatori e i presidenti delle province autonome dal fuoco di sbarramento dei tribunali amministrativi regionali. Che finora ha sempre esposto le ordinanze emesse a livello territoriale all'alea dell'annullamento.

Le nuove disposizioni, infatti, semplificano le procedure di adozione dei provvedimenti da adottare a livello locale introducendo un automatismo facilmente applicabile e, soprattutto, a prova di Tar. Il dispositivo prevede, inoltre, che a livello territoriale possano essere adottate le stesse misure anche nelle sole aree in cui la circolazione di varianti di Sars-CoV-2 determini alto rischio di diffusività o induca malattia grave. Pertanto, sarà comunque possibile, anche per i sindaci, applicare misure da zona rossa o anche più restrittive, per tamponare situazioni particolarmente gravi che dovessero insorgere a livello territoriale.

Il decreto-legge prevede, inoltre, la possibilità, per i genitori lavoratori dipendenti di usufruire di congedi parzialmente retribuiti in caso di sospensione delle attività scolastiche o di infezione o quarantena dei figli. Per i lavoratori autonomi, le forze del comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico, le forze dell'ordine e gli operatori sanitari, in alternativa al congedo Covid, è prevista la possibilità di fruire di un contributo in denaro per il pagamento di servizi di baby sitting, fino al 30 giugno 2021. Così da consentire loro di continuare a lavorare senza compromettere l'erogazione dei servizi essenziali.

Il dispositivo prevede anche che, dal 15 marzo al 2 aprile e il 6 aprile 2021, nelle zone gialle e arancioni, sarà possibile recarsi in altre abitazioni private abitate solo una volta al giorno, tra le ore 5.00 e le 22.00, restando all'interno dello stesso comune. Si potranno spostare al massimo due persone, che potranno comunque portare con sé i figli minori di 14 anni (o altri minori di 14 anni sui quali le stesse persone esercitino la potestà genitoriale) e le persone con disabilità o non autosufficienti conviventi.

In ogni caso, nello stesso periodo, alle zone gialle saranno applicate le stesse restrizioni delle zone arancione. Infine, nei giorni 3, 4 e 5 aprile 2021, sull'intero territorio nazionale, ad eccezione delle regioni o province autonome i cui territori si collocano in zona bianca, si applicheranno le misure stabilite per la zona rossa. In tali giorni, nelle zone interessate dalle restrizioni, gli spostamenti verso altre abitazioni private abitate saranno possibili solo una volta al giorno, tra le ore 5.00 e le 22.00, restando all'interno della stessa regione.