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«Porto i miei alunni a leggere al parco» E la Cisl la attacca

La maestra di Prato

06/06/2020
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Corriere della sera

MArco Gasperetti

acconta Francesca Sivieri, marito, due figli adolescenti e venticinque bambini adorabili (i suoi alunni), che in vent’anni d’insegnamento ha capito una cosa: una maestra della materna è proprio come una mamma. Dunque, dopo quasi tre mesi di scuola chiusa per la pandemia, ha deciso che doveva fare qualcosa per i «suoi» piccoli. E quando i parchi pubblici hanno riaperto ha avvertito i genitori degli alunni che lei sarebbe stata presente in carne e ossa sotto qualche albero per leggere ai piccoli tante belle storie. Un trionfo. Alla «prima» c’erano il doppio degli alunni accompagnati dai genitori entusiasti.

Tutti felici. Tranne uno, il signor Claudio Gaudio, segretario Cisl settore Scuola di Prato. Il motivo? Secondo il sindacalista l’iniziativa dell’insegnante correva il rischio di «far passare da vagabonde (nullafacenti, ndr) le colleghe» e poi perché la decisione era stata presa «in barba a ogni regola sulla sicurezza». A sostenere l’insegnante ci hanno pensato con una lettera aperta 108 genitori. Che hanno scritto di aver dovuto far fronte all’abbandono dei propri figli da parte delle istituzioni nei giorni di lockdown e di aver provato vergogna dopo aver letto l’intervento del leader della Cisl. «La maestra Francesca non si è schierata contro qualcuno ma con i suoi alunni. Il suo è anche un gesto di disobbedienza civile che troviamo necessario per ricostruire un Paese migliore», hanno scritto.

L’insegnante non si è schiera-ta contro qualcuno ma con i suoi studenti. Il suo è pure un gesto necessario per ricostruire un Paese migliore

È arrivata anche un’altra lettera: quella del sindacalista. Che non ha chiesto scusa ma ha precisato che pur comprendendo lo spirito che ha animato la maestra non si poteva «far passare l’idea, questa sì inaccettabile, che il personale della scuola “regolarmente retribuito” non avesse svolto il proprio dovere nel pieno rispetto di quanto stabilito dalla attuale situazione emergenziale». Le colleghe della maestra si sono sentite offese dalle letture nel parco? «Veramente mi hanno chiamato complimentandosi e hanno aperto un profilo Facebook per divulgare l’iniziativa alla quale partecipano anche altre maestre», dice Francesca.


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