Post razzisti del professore a Venezia, Bussetti invia gli ispettori: "Non si sale in cattedra per seminare odio"
Il post sui social del ministro dopo che le frasi del docente erano state segnalate dai genitori degli studenti
Il ministro dell'Istruzione Marco Bussetti ha sollecitato una relazione e un'ispezione sul caso suscitato da alcuni post su Facebook di un professore di un istituto alberghiero di Venezia. "Insegnare è un lavoro bellissimo, una missione da vivere tutti i giorni dando il meglio di sé per educare i nostri giovani. Sono orgoglioso del quotidiano lavoro svolto da centinaia di migliaia di docenti di ruolo e precari nelle scuole italiane. Ma se qualcuno sale in cattedra per seminare odio e falsità evidentemente non si trova nel posto giusto. E va allontanato dalla scuola. Un concorso vinto non dà il lasciapassare per delirare e offendere", scrive il ministro sulla sua pagina Facebook.
Sulla vicenda del docente veneziano Sebastiano Sartori denunciato per aver pubblicato, sempre su Facebook, insulti razzisti e xenofobi Bussetti scrive ancora: "Leggo sugli organi di stampa di atteggiamenti e dichiarazioni inqualificabili da parte di un insegnante in Veneto che, se confermati, rappresenterebbero un fatto gravissimo, un comportamento generale non conciliabile con il ruolo di docente. Non è possibile che un insegnante si esprima in questi termini - sottolinea Bussetti -. Per questo ho sollecitato una relazione e un'ispezione: voglio verificare cosa sia realmente accaduto".
"Una volta accertati i fatti, assumeremo tutte le iniziative e le misure, anche sanzionatorie, necessarie a tutelare gli alunni e tutti i docenti che ogni giorno, anche a costo di enormi sacrifici, permettono alla scuola italiana di svolgere il suo fondamentale ruolo per i nostri giovani", conclude il ministro.