Precari: il decreto approvato non sana i problemi della legge 143
Il Governo si corregge in parte sul precariato. Continua, però, a speculare sulle nomine in ruolo, a precarizzare il lavoro, ad attaccare la Costituzione con la chiamata diretta Comun...
Il Governo si corregge in parte sul precariato.
Continua, però, a speculare sulle nomine in ruolo, a precarizzare il lavoro, ad attaccare la Costituzione con la chiamata diretta
Comunicato stampa di Enrico Panini, Segretario generale FLC CGIL
(Federazione Lavoratori della Conoscenza CGIL)
Il Governo ha posto rimedio, con alcuni emendamenti, agli aspetti più iniqui di un recente provvedimento legislativo sul precariato.
Nonostante questo risultato, frutto della nostra iniziativa e dell'impegno delle associazioni dei precari, i problemi non sono risolti e lo scontro continuerà nelle aule dei Tribunali.
Non si possono accettare scelte fuori da ogni razionalità (come cambiare le regole quando i termini per presentare le domande sono già scaduti) o soluzioni inique e pasticciate (come la definizione di punteggi specifici per il servizio prestato in situazioni particolari che richiederebbero ben altre risposte).
Mentre siamo alla ottava modifica in poco più di tre anni delle graduatorie permanenti, denunciamo il perdurare di una situazione ogni giorno più pesante:
° decine di migliaia di posti vacanti nella scuola, graduatorie strapiene di docenti ed Ata con i titoli ma immissioni in ruolo quasi pari a zero;
° estensione artificiosa del precariato funzionale all'attuazione della Legge Moratti;
° una deliberata aggressione alla nostra Costituzione con la previsione della chiamata diretta per le prossime assunzioni.
Settembre deve vedere un grande movimento sui diritti e sul lavoro per impedire che la precarietà e la riduzione delle risorse diventino il modo ordinario di funzionamento della scuola pubblica.
Roma, 28 luglio 2004