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Prof, in Veneto revocate le graduatorie d’istituto: «Errori» E i supplenti cambiano di nuovo

La beffa: le graduatorie appena pubblicate, da cui attingere per le supplenze, non sono valide perché ci sono stati, ammissione del Miur, «errori informatici». Le supplenze non sono valide e bisogna revocarle e richiamarle

24/09/2017
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Corriere della sera

Valentina Santarpia

Rischio caos in Veneto: le graduatorie di istituto, quelle appena compilate dopo le domande inviate a luglio, sono state revocate con una circolare del ministero dell’Istruzione. Motivo? «Errori dovuti a problemi informatici», si legge nella circolare urgente inviata dall’ufficio scolastico regionale del Veneto ai dirigenti scolastici, all’ufficio scolastico di Venezia, alle organizzazioni sindacali e all’ufficio relazioni per il pubblico. Si parla delle graduatorie definitive di istituto relative a tutte le fasce e gli ordini di scuola, per cui le nomine di supplenti fino all’avente diritto andranno effettuate «utilizzando le vecchie graduatorie» fino alla risoluzione di tali problematiche. L’effetto è facilmente immaginabile. I presidi che hanno già attivato supplenti, lunghi o brevi che siano, dovranno annullare le convocazioni perché hanno attinto i loro nomi da una graduatoria considerata definitiva e che invece non è valida. E quindi dovranno richiamare altre persone ripescando da un altro elenco, quello vecchio. Col rischio di ricorsi, proteste, revoche. E sicuramente non nell’interesse della continuità didattica che le famiglie si aspettano.

I guai informatici

Non è la prima volta che il sistemone informatico del Miur crea problemi. Quest’estate, proprio per raccogliere le domande- 700 mila in tutta Italia- per le nuove graduatorie di istituto, cioè quelle di terza fascia a cui possono aspirare anche i semplici laureati, il sito del ministero è andato in tilt per diverse ore. L’anno scorso fu l’algoritmo del Miur, che avrebbe dovuto smistare le domande di trasferimento e assegnazione dei docenti, a combinarne di tutti i colori: almeno cinquemila in tutta Italia le conciliazioni per rimettere al loro posto i docenti che protestavano per mancata corrispondenza tra richiesta, punteggi e assegnazioni. Ora questo caso in Veneto, con la speranza che non si siano verificati errori analoghi nel resto d’Italia.


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