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Prof, rischio caos per le graduatorie

Oggi prendono servizio 29mila neo immessi in ruolo ma sull’operazione pesa un ricorso vinto da 2.000 diplomati.

01/09/2015
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Il Messaggero

ROMA La scuola scalda i motori. Per gli studenti la campanella suonerà la prossima settimana, scaglionata nelle varie regioni, ma da oggi prende il via l'anno scolastico 2015-2016 tra assunzioni ed esami. E' il momento degli esami di riparazione, infatti, per i ragazzi che a giugno hanno avuto un debito da sanare. Ma il banco di prova quest'anno, con il debutto della riforma, riguarda sopratutto i docenti alle prese con il piano straordinario di assunzioni.
LA PROTESTASono 16 mila i precari che questa notte, all'una in punto, sapranno dal sistema informatico del Miur se e dove saranno assunti, sperando in un trasferimento non troppo lontano. Mentre oggi prendono servizio anche i 29mila neo-immessi in ruolo che, a pieno titolo, potranno prendere parte al primo collegio dei docenti che, da quest'anno, avrà nuovi compiti come la stesura del piano dell'offerta formativa con cadenza triennale e la valutazione dei docenti stessi. Ed è proprio su questo punto che dilaga la protesta: la Gilda promette infatti di dare battaglia con una “resistenza attiva contro la legge 107” per frenare l'avvio della riforma. I docenti, boicottando le nuove figure introdotte dalla Buona Scuola, si asterranno dalle attività aggiuntive non obbligatorie come la nomina del coordinatore di classe e di dipartimento, di responsabile di laboratorio e di responsabile di plesso. Inoltre per denunciare la carenza di presidi, una categoria in crisi in cui mancano all'appello circa 2.000 unità e ancora in attesa di un concorso che non arriva, non accetteranno la nomina a staff della dirigenza e a collaboratori del dirigente, soprattutto nelle scuole a reggenza. «Nel primo collegio docenti per l'elezione dei due membri del comitato di valutazione - spiega la Federazione Gilda-Unams - bisogna presentare una mozione di rinvio, per scegliere i colleghi più idonei».
IL RICORSOUna protesta che, dopo aver scaldato l'estate, promette di infiammare anche l'autunno. Nel caos precari, infatti, è arrivata ieri anche la decisione del Consiglio di Stato di inserire nelle graduatorie ad esaurimento i circa 2000 diplomati magistrali che hanno presentato ricorso tramite Anief: una decisione che innanzitutto interesserà le supplenze, stravolte dai nuovi inserimenti, e a cascata potrebbe creare problemi alle immissioni in ruolo in corso o già effettuate. Ma il ministero precisa: «Il piano prosegue e non vi sarà alcuna ripetizione delle fasi già concluse». Per uno studente su 4, invece, partono gli esami: il 25% dei ragazzi è chiamato ora a sostenere una prova per l'ammissione al nuovo anno scolastico. La percentuale di “rimandati” si alza negli istituti tecnici al 29,1%, a seguire i professionali con il 27,6% e i licei in cui dovrà presentarsi all'esame riparatore il 21,2%.
Lorena Loiacono