Iscriviti alla FLC CGIL

Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » Proteonews-ALCUNE DOMANDE A GIOVANNI MANZINI DELLA MARGHERITA

Proteonews-ALCUNE DOMANDE A GIOVANNI MANZINI DELLA MARGHERITA

ALCUNE DOMANDE A GIOVANNI MANZINI DELLA MARGHERITA Infine il decreto sulle superiori è uscito. Un brutto decreto, fatto contro il parere delle regioni, contro quello della scuola e degli...

01/06/2005
Decrease text size Increase text size
Proteo Fare Sapere

ALCUNE DOMANDE A GIOVANNI MANZINI DELLA MARGHERITA

Infine il decreto sulle superiori è uscito. Un brutto decreto, fatto contro il parere delle regioni, contro quello della scuola e degli insegnanti. Sul piano pratico, se andrà in porto, sarà dopo le elezioni politiche del 2006. Sul piano della devastazione invece gli effetti inizieranno a sentirsi da subito. Questo decreto orienterà iscrizioni e trasferimenti.

A questo punto rivolgo una domanda pubblica a Giovanni Manzini, con cui discorro di queste cose sull'Eurostar del martedì che scende a Roma, Giovanni è uomo di scuola ed esponente della Margherita, è sinceramente contro la riforma Moratti, ma è per la linea emendativi;:

Dice: "Anziché abrogare la legge modifichiamo i decreti della stessa, facciamo prima!".

Non è vero che l'Abrogazione della legge Moratti crea un vuoto di potere! In quale settore?

E' vero che la categoria non sopporta una terza riforma, ma ancor di più non sopporta la legge Moratti. Non si tratta di fare una terza riforma "architettonica" Si tratta di fare un patto con la scuola per riaffermarne la funzione come strumento attivo di cittadinanza , indicare grandi strategie e lasciar lavorare le scuole dell'autonomia. Questa terza riforma sarebbe quella che davvero funziona!

Ma per fare questo occorrono soldi, finalità chiare e serenità ( quindi nei primi cento giorni di governo occorre applicare le leggi sul reclutamento perché è assolutamente illegale non aver fatto assunzioni in questi anni ed a breve la scuola sarà formata prevalentemente da precari).

Ma come possiamo accettare la legge Moratti, che sposta l'asse delle finalità?

Lo sposta a tal punto che la Costituzione nella legge Moratti da centrale che era prima è diventa un "anche". Io non riesco ad accettare che la Costituzione sia residuale e se il futuro governo vuole fare un patto politico con la scuola deve innanzitutto riaffermare il valore fondante della Costituzione.

Mi dica a questo punto cosa si può salvare della Legge Moratti, perché, se si emenda, qualcosa della vecchia legge resta ed io non so capacitarmi di che cosa. Oggi coloro che sono per "emendare" devono dire cosa emendano e che cosa salvano. Ma anche se a colpi di emendamenti la cambiassero tutto resta il fatto che basterebbe l'articolo sulle finalità per cambiare il senso istituzionale della scuola.

Infine la tattica: Berlusconi spinge sulla realizzazione formale della legge Moratti, perché potrà dire che almeno qualcosa ha fatto. Ma se l'Unione non la vuole cancellare, non si rende conto di fornirgli un formidabile argomento propagandistico? "Anche una parte dell'Unione era per non abrogarla."

Vedo già il cavaliere che pontifica, Ma vedo anche il disorientamento della scuola, dove ci sono molti sostenitori dell'Ulivo ed oggi la politica la si fa anche con la nettezza delle posizioni.

Infine se Manzini e la Margherita insiste, questo sarà un argomento di consultazione programmatica.

Allora: già la metà dell'Unione è schierata per l'abrogazione. I Democratici di sinistra hanno votato un importante ordine del giorno per la cancellazione della Legge. Non crede che quelle migliaia di persone, fra cui anche gli insegnanti elettori della Margherita, che si sono mobilitate contro la Legge si attiveranno per andare a votare nella consultazione programmatica per l'abrogazione?

Quando avrà perso, nella consultazione programmatica intendo, per un politicismo che nelle attuali forme della politica apparirà ai più incomprensibile, cosa ne avrà guadagnato la Margherita? Meno voti dai docenti; forse più voti dai cittadini, ma è sicuro? Di certo comunque avrà regalato un argomento al cavaliere

Non solo ma come crede che si possano muovere energie a favore dell'Unione se il dibattito che creerà sarà così disorientante?

Omer Bonezzi, presidente Proteo Fare Sapere