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Provincia di COmo-I presidi scrivono al Csa: sono cambiate le esigenze, abbiamo bisogno due insegnanti in più per istituto

istruzione Nella loro lettera i dirigenti chiedono anche una maggiore attenzione per la lingua inglese alle elementari "Servono più docenti per la settimana corta" I presidi scrivono al Csa: sono cam...

15/03/2005
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La Provincia di Como

istruzione Nella loro lettera i dirigenti chiedono anche una maggiore attenzione per la lingua inglese alle elementari "Servono più docenti per la settimana corta" I presidi scrivono al Csa: sono cambiate le esigenze, abbiamo bisogno due insegnanti in più per istituto

Scuola, inizia il balletto degli organici. E i presidi degli istituti comprensivi e dei circoli didattici della provincia scrivono al Csa di Como per chiedere qualche docente in più per il servizio mensa. Domani pomeriggio a Milano, alla Direzione Scolastica Regionale, ci sarà il primo incontro ufficiale tra i rappresentanti del Ministero e i sindacati lombardi per parlare di cifre. Quelle relative al numero di docenti che verranno messi a disposizione per il prossimo anno scolastico. Ormai le iscrizioni si sono chiuse da tempo, ed è ora di programmare l'avvio dell'anno 2005-06. Che nasce con qualche problema, se è vero che i dirigenti delle scuole elementari comasche hanno scritto agli uffici dell'ex Provveditorato di via Volta per chiedere maggiore attenzione nella distribuzione delle risorse. "La questione - spiega Anna Grandi, dirigente del circolo Como Quattro - si pone perché, rispetto a quest'anno, nel prossimo ci sarà un notevole incremento della settimana corta. E per questo i bambini dovranno servirsi della mensa almeno per quattro o cinque volte alla settimana". Qui nasce il problema, visto che i docenti attualmente a disposizione riescono a malapena a coprire il servizio dell'assistenza e della sorveglianza durante i pasti. "Ecco perché - prosegue la Grandi - abbiamo sottoscritto un documento in cui si chiede, a fronte del mantenimento dell'organico attuale, uno o due insegnanti in più per ogni plesso: proprio per far fronte alle mutate esigenze dei bambini e delle famiglie, che sempre più spesso si fermano a scuola anche nel pomeriggio". Sul tavolo si discute anche dell'insegnamento della lingua inglese. "Anche in questo caso abbiamo chiesto una maggiore attenzione", precisa ancora la dirigente del circolo didattico di via Giussani. Insomma, i numeri di quest'anno sembrano proprio insufficienti. E i sindacati comaschi sono pronti a dare battaglia: "Noi punteremo su un incremento delle risorse umane - spiega Angelo Cassani dello Snals - e già da questo incontro potrebbero uscire i primi numeri. La richiesta che arriva dalle scuole elementari è legittima, ma prima di decidere bisogna vedere gli organici: sarebbe ingiusto dare nuovi docenti alle elementari togliendoli ad esempio dalle scuole superiori, che già quest'anno hanno sofferto molto per i tagli alle cattedre. Una soluzione potrebbe essere quella di chiedere ai comuni un maggior impegno economico per le assistenti di mensa: so che quello di Como si sta già muovendo in questa direzione". Luca Lazzari