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Quesiti invertiti per errore: prove annullate a Medicina

Voluto dall'ex ministro dell'Istruzione, Maria Chiara Carrozza, e attuato dall'attuale responsabile del dicastero, Stefania Giannini, il primo concorsone per gli specializzandi in Medicina viene in parte annullato

02/11/2014
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Il Messaggero

L’UNIVERSITÀ
ROMA Sul gruppo Facebook “Comitato aspiranti specializzandi” il dubbio era emerso a poca distanza dai test. Una candidata, Federica D.T., venerdì pomeriggio scriveva: «Non vi siete resi conto di aver sostenuto oggi la prova di macroarea medica e mercoledì quella di macroarea dei servizi?». È bastato un errore del Cineca, l'istituto emiliano a cui il ministero dell'Istruzione aveva demandato la somministrazione dei quesiti in formato elettronico, a spingere nel caos il primo concorso nazionale per le scuole di specializzazione in Medicina.
L’ERRORE

Voluto dall'ex ministro dell'Istruzione, Maria Chiara Carrozza, e attuato dall'attuale responsabile del dicastero, Stefania Giannini, il primo concorsone per gli specializzandi in Medicina viene in parte annullato.
E questo perché proprio il Cineca ha sbagliato la somministrazione dei test nei quattro giorni delle prove, inviando ai candidati, che si erano presentati il 29 ottobre per i quiz relativi alle scuole di area Medica, le domande previste, invece, per quei candidati iscritti ai test del 31 ottobre e relative all'area sui Servizi clinici. Sono 8.319 i candidati che hanno sostenuto le prove di tutte e due le aree, 2.125 hanno affrontato esclusivamente l'area Medica e 798 solo quella dei Servizi clinici. Un pasticciaccio informatico in sostanza, dovuto a un'erronea compilazione dei data-base da parte del consorzio interuniversitario che comunque getta discredito sulla prima selezione a livello nazionale che tentava, in principio, di contrastare le tanto conosciute baronie universitarie: le uniche a decidere, finora, chi e come poteva entrare in una scuola di specializzazione.
IL MINISTERO

Venerdì sera il Miur ha appurato lo sbaglio. Ore 20.52, dal Cineca riconoscono l'errore. La reazione dei tecnici di viale Trastevere è perentoria: le prove del 29 e del 31 ottobre vanno annullate e rifatte da capo, mentre resteranno inalterate quelle del 28 e del 30 ottobre. Lunedì mattina il ministro Giannini firmerà il decreto per ripetere i quiz il prossimo sette novembre. Ma questo non basta, perché l'irritazione dei candidati ha già assunto i contorni della polemica. Sul web gli aspiranti specializzandi invocano a gran voce le dimissioni del ministro e la cancellazione intera del concorso, ma questo comporterebbe problemi ingenti per il Miur.
Cancellare in toto la selezione, potrebbe, infatti, far slittare di sei mesi la nuova verifica - tempo necessario per la compilazione del bando e delle prove - e a quel punto i candidati potrebbero aumentare, considerato il numero di studenti in Medicina che nel frattempo raggiungerebbero la laurea. E il divario tra candidati e borse di studio disponibili aumenterebbe vertiginosamente. I contratti, pagati dallo Stato, quest'anno sono aumentati, ma restano ancora troppo pochi: 5.504 gli assegni previsti a fronte dei 3.500 dell'anno precedente, mentre i candidati per il concorsone sono stati 12.168. Non solo, perché alla mancanza finanziaria si aggiungerebbe lo slittamento del concorso per le scuole di specializzazione del 2015, il cui bando dovrebbe esser reso pubblico il prossimo febbraio.
GLI STUDENTI

Ora proprio gli studenti e gli specializzandi, chiedono che tutto il settore della formazione medica sia ripensato: «Dal sistema di accesso al corso di laurea fino al finanziamento vero delle specializzazioni - spiega Gianluca Scuccimarra, coordinatore nazionale dell'Udu - fino al conseguente aumento del numero di borse di studio, perché è assurdo assistere a problemi di questo tipo in un concorso pubblico direttamente gestito da un ministero i cui errori ricadono ancora una volta solo sugli studenti».
C. Mo.