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Rassegna it: Bonus e sconti nel piano del governo. Epifani: "Bisogna fare molto di più"

Social card da 40 euro al mese, detassazione degli straordinari, fondi Cipe: tutto confermato. Nessuna sorpresa nell’incontro tra governo e parti sociali. Il ministro: “Il problema dell’Italia è il debito”. Epifani: “Sciopero confermato”

25/11/2008
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L’Italia non è l’America. Poche ore dopo il varo della squadra economica di Barack Obama (teste d’uovo e superministri per risollevare l’economia Usa), e mentre negli States si discute un piano di rilancio da 700 miliardi di dollari, si è svolto in Italia l’annunciato incontro tra governo e parti sociali per la presentazione del piano anticrisi di noialtri. A fare gli onori di casa a Palazzo Chigi, oltre al premier Silvio Berlusconi, c’era il ministro dell’Economia Giulio Tremonti, che ha presentato un new deal in versione mini (e per questo lo scriviamo minuscolo).

Sindacati e Confindustria: le reazioni al termine dell'incontro

La ricetta era già stata preannunciata nei giorni scorsi, ed esce confermata dall’incontro del 24 sera: il pacchetto anticrisi conterrà un bonus per i pensionati e per i figli a carico, oltre alla 'social card' già prevista dalla manovra finanziaria. Quest’ultima sarà di 80 euro a bimestre, ma la prima tranche erogata a dicembre garantirà 120 euro per le famiglie più povere (quelle con entrate inferiori ai 6 mila euro) includendo anche i mesi di ottobre e novembre. La social card è una tessera magnetica con la quale circa 800 mila italiani, secondo i calcoli del governo, potranno fare acquisti negli esercizi commerciali abilitati al pagamento con bancomat o carta di credito.

Per quanto riguarda le imprese, resta confermata la proroga della detassazione di straordinari e premi, così come la detrazione parziale dell'Irap ai fini Ires, lo sblocco dei pagamenti della pubblica amministrazione e un provvedimento per evitare la restrizione del credito da parte delle banche.

Tremonti ha anche annunciato che "i fondi per gli ammortizzatori sociali sono già stati integrati dal Parlamento ma verranno ulteriormente aumentati". Il governo avrebbe intenzione di "utilizzare le risorse del Fondo sociale europeo", se la strada sarà percorribile. L’obiettivo, come emerso anche da anticipazioni stampa, è di arrivare a un miliardo (dai 600 milioni stanziati al momento) per finanziare la cassa integrazione.

Sono previste anche la riprogrammazione dei fondi Cipe e una procedura straordinaria di velocizzazione sulle infrastrutture.

Il ministro ha poi informato i suoi interlocutori che il governo sta studiando interventi legislativi per aiutare le famiglie a pagare le rate del mutuo sulla prima casa, oltre alla riduzione e al blocco delle tariffe di luce, gas e passaggi autostradali.

In cantiere, inoltre, c’è anche un tavolo con le autostrade e le ferrovie per concordare gli investimenti.

All'incontro sul pacchetto anti crisi, che dovrebbe essere varato dall'esecutivo venerdi' 28, erano presenti i ministri del Welfare Maurizio Sacconi, dello Sviluppo economico Claudio Scajola, della Pubblica amministrazione Renato Brunetta, dell'Interno Roberto Maroni, della Semplificazione normativa Roberto Calderoli, degli Affari Regionali Raffaele Fitto, dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo, delle Infrastrutture Altero Matteoli. Al tavolo anche i sottosegretari alla presidenza del Consiglio Gianni Letta e Paolo Bonaiuti. Per le parti sociali, tra gli altri, partecipavano il presidente di Confindustria Emma Marcegaglia, il presidente della Confcommercio Carlo Sangalli, mentre per i sindacati c’erano i segretari generali della Cgil Guglielmo Epifani, della Cisl Raffaele Bonanni, della Uil Luigi Angeletti, della Ugl Renata Polverini.

Tremonti ha detto che l’Italia non è in ritardo rispetto agli altri paesi europei nell’elaborazione di strategie anticrisi, e che in questo momento è "fondamentale" "agire in coordinamento con l'Europa". E ha aggiunto che "il problema in Italia è il debito e questo è fondamentale averlo chiaro". Perciò niente illusioni: il New Deal vero (quello con le maiuscole) l’Italia non se lo può permettere.

Cgil: esposizione generica e insufficiente

Per il leader della Cgil, Guglielmo Epifani, dal ministro è venuta "un'esposizione generica e insufficiente". Per Epifani c'è una questione legata alla quantità delle risorse necessarie per finanziare le misure anticrisi. "Quante risorse? - ha chiesto il segretario generale -. E come sono divise tra lavoro e impresa? E' necessario fare di più per una crisi inedita". Epifani ha ricordato che "la prima emergenza è quella dei precari. Tantissimi stanno andando a casa”. Per la Cgil occorre sospendere la detassazione degli straordinari, che secondo il sindacato in questa fase non servono. E poi – ha detto ancora Epifani – “per il fiscal drag i lavoratori pagano mediamente 350 euro in più l'anno: Bisogna restituirli con la tredicesima".

Infine un’esortazione a Berlusconi: 'Il presidente del Consiglio deve dare segnali di speranza ma senza esagerare'. 'Se tra i suoi segnali e la realta' c'e' troppa distanza - ha spiegato Epifani - la gente non avra' piu' fiducia. Deve essere dato un chiaro segnale di responsabilita' pubblica per uscire dalla crisi'.

La Cgil ha indetto uno sciopero generale contro le politiche del governo per il 12 dicembre. Esponenti dell’esecutivo, tra cui il ministro Sacconi, hanno esortato la confederazione ha ritirare la protesta dopo la presentazione del piano del governo. Ma al termine dell'incontro, in conferenza stampa, Epifani ha confermato lo sciopero del 12: 'Ovviamente - ha detto - sono tutte

confermate le ragioni della mobilitazione'.

Per quanto riguarda il governo, invece, il cammino che porta al varo del pacchetto passa per la tappa del 26 novembre, a Bruxelles, quando la Commissione varerà il piano europeo straordinario di aiuti all'economia. Ciascuno Stato membro saprà l'entità del proprio contributo alle misure Ue. E, di conseguenza, potrà rimodulare il piano di rilancio nazionale.


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