Iscriviti alla FLC CGIL

Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » Rassegna it: Confermati taglio dell'Ici e detassazione degli straordinari

Rassegna it: Confermati taglio dell'Ici e detassazione degli straordinari

L'incontro tra governo e parti sociali STRAORDINARI: FLC CGIL, GRAVE ESCLUDERE STATALI

21/05/2008
Decrease text size Increase text size
Rassegna.it

Via l'Ici sulla prima casa e detassazione degli straordinari. Questi i provvedimenti che mercoledì 21 maggio saranno all'esame del Consiglio dei ministri. Lo ha confermato il ministro dell'economia, Giulio Tremonti, al tavolo con le parti sociali tenutosi a Palazzo Chigi martedì 20 maggio, precisando che la copertura di bilancio per questi due interventi 'sarà operata con la corrispondente riduzione di voci di incremento discrezionale e non particolarmente produttivo della spesa pubblica', tra l'altro con il cosiddetto decreto Milleproroghe e con la Finanziaria 2008.

La riunione è stata aperta dal saluto del sottosegretario alla presidenza del consiglio, Gianni Letta, che ha invitato le parti sociali a ripensare il rituale dei vertici a Palazzo Chigi: le sigle ai tavoli di concertazione sono troppe - ha spiegato Letta - e serve un nuovo metodo.

Gli straordinari
Per quanto riguarda gli straordinari, è stato il ministro del Welfare Maurizio Sacconi a chiarire il meccanismo: "La detassazione sperimentale della remunerazione di produttività - ha spiegato Sacconi - sarà operata sui redditi dei lavoratori privati" sulla base delle dichiarazioni 2007. Il ministro ha poi precisato che restano "indistinti" straordinario, premi e incentivi, cioè tutte le componenti variabili del salario collegate alla maggiore produttività.

Esclusi dalla misura, quindi, i dipendenti pubblici.

La sperimentazione durerà sei mesi, e in seguito potrà essere inserita nella riforma dei contratti concordata da governo, imprese e sindacati. L'obiettivo, ha ricordato ancora Sacconi, "è verificare l'effettiva crescita dei salari, la maggiore produttività, l'evoluzione delle relazioni industriali, un saldo di finanza pubblica tra minori entrate per la riduzione del prelievo e maggiori entrate per l'emersione dal sommerso e il miglioramento macreconomico". Il provvedimento varrà per il lavoratori dipendenti che non abbiano dichiarato più di 35mila euro. Chi supera il tetto dei 35mila euro con altri redditi, come ad esempio la casa, rientrerà comunque tra i beneficiari. Sarà prevista anche una franchigia di circa 3mila euro, per il periodo che va da giugno a dicembre 2008. Chi supera questa soglia, dunque, guadagnando 4mila euro in straordinari e premi, si vedrà tassare al 10% solo i primi 3mila euro.

Partecipazione all'impresa
Sacconi, a nome del governo, ha inoltre auspicato
"l'evoluzione delle relazioni industriali verso un modello cooperativo partecipativo capace di garantire migliori salari e competitività. Il governo - ha detto il ministro - intende stimolare la maggiore partecipazione dei lavoratori alla vita delle imprese, incluso l'azionariato dei dipendenti, anche attraverso una regolazione idonea a garantire forme di controllo della trasparenza dei bilanci".

Divieto di cumulo
Il Consiglio dei ministri del 21 maggio - ha spiegato infine Sacconi - "non varerà l'abolizione del divieto di cumulo tra redditi di pensione e da lavoro". La misura sarà però "varata in futuro", ha detto sempre Sacconi.

Tra i 20 e i 30 miliardi per il pareggio di bilancio nel 2011
Sullo stato dell'economia italiana, ha detto invece Tremonti illustrando il piano d'azione che porterà al varo della Finanziaria, "non nascondiamo e non ci nascondiamo le difficolta' e le criticita'. Nell'economia reale troviamo una crescita intorno allo zero''. La manovra di bilancio - ha detto sempre Tremonti - sara' anticipata nella sua parte sostanziale a prima dell'estate, "da un provvedimento legislativo che affianchera' e dara' corpo al Dpef". Quest'ultimo ''non sara' basato sulla scissione fra parte programmatica, con proiezione pluriennale, e parte attuativa (quella limitata all'anno successivo) ma sulla integrale convergenza fra le due parti cosi' da dare fin da subito piena, organica e responsabile attuazione agli impegni europei''.

Il governo, ha spiegato poi il ministro, ha in mente un piano triennale di stabilizzazione dei conti pubblici: "Non ci sarà un aumento della pressione fiscale - ha detto - ma più contrasto all'evasione puntando soprattutto al federalismo fiscale".
Ma per raggiungere il pareggio di bilancio nel 2011 e mantenere gli impegni presi con Bruxelles - ha spiegato sempre Tremonti - bisognerà recuperare risorse tra i 20 e i 30 miliardi.

Tremonti ha dunque confermato gli impegni di risanamento presi dal governo Prodi con l'Europa.

Le reazioni
"Gli interventi su Ici e detassazione del salario di produttività tolgono risorse per le detrazioni al lavoro dipendente e pensioni: a giugno si deve comunque intervenire anche su queste priorità". Lo ha detto il segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani, sottolineando inoltre che i "dubbi sulla detassazione dividono i lavoratori", soprattutto tra pubblici e privati, e "non servono ad aumentare la produttività oraria". Quanto all'Ici, "può pesare sulle risorse degli enti locali". Epifani ha invece definito "ineccepibile" la scelta di mantenere l'obiettivo del pareggio di bilancio per il 2011. "Ma questo obiettivo - avverte Epifani - comporta che ci sia molto rigore e molta attenzione nelle politiche di bilancio". Si tratta comunque di un "obiettivo raggiungibile se si presta attenzione ai redditi delle persone più in difficoltà e se si allarga la lotta all'evasione fiscale".

Il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, ha definito "interessanti" le proposte del governo sulla detassazione degli straordinari. Ha commentato Bonanni: "Servono per
stimolare consumi bassi e nello stesso tempo sostenere l'accordo tra sindacati e imprese". "Per quello che riguarda la sperimentazione però - ha aggiunto Bonanni - "tutto deve essere funzionale a un accordo tra le parti sociali". Non ci devono essere, "costrizioni per non alimentare ne' veti sindacali ne' paternalismi da parte delle imprese". Bonanni ha poi chiesto un tavolo ad hoc per il pubblico impiego: "Le tasse vanno ridotte anche agli statali ma premiando il merito ed i risultati". La Cisl, infine, dice sì alla proposta di Sacconi sulla partecipazione dei lavoratori all'impresa (tema da sempre caro al sindacato di via Po): secondo Bonanni, è importante "puntare sull'azionariato collettivo per stimolare la partecipazione dei lavoratori".

'Il mix proposto dal ministro del Welfare Maurizio Sacconi sulla detassazione degli straordinari e premi di risultato mi sembra possa rispondere alla mia richiesta di puntare sulla crescita dei salari e della produttività. Ma se questo è l'obiettivo non possiamo escludere da questi benefici il pubblico impiego'. Lo ha affermato il segretario generale della Uil, Luigi Angeletti, nel corso dell'incontro. 'Il governo - ha aggiunto il leader della Uil - deve poi risolvere il problema delle infrastrutture, mettendo mano alle procedure che hanno impedito finora la realizzazione di qualunque buon proposito'

Infine il commento di Emma Marcegaglia, presidente designato di Confindustria, che dice sì alla detassazione degli straordinari: "Pensiamo che questo provvedimento sia un supporto significativo alla trattativa, che partira' molto presto, sui nuovi assetti contrattuali". Il provvedimento - aggiunge Marcegaglia - "andra' a vantaggio dei lavoratori e ci trova d'accordo perche' e' un primo passo significativo, anche se non l'unico, per coniugare produttivita' e salari, temi critici che il Paese deve affrontare''.

Più cautela, invece, sull'azionariato: la Confindustria - ha spiegato Marcegaglia - "non è chiusa a priori" di fronte all'idea di una partecipazione dei lavoratori alla vita delle imprese, ma "il tema è delicato e complesso e va visto con moltissima attenzione".

STRAORDINARI: FLC CGIL, GRAVE ESCLUDERE STATALI

'La ventilata esclusione del pubblico impiego nel decreto che prevede la detassazione degli straordinari, se si dovesse realizzare rappresenterebbe un fatto grave ed inaccettabile'. A dirlo è Enrico Panini, segretario generale della Flc Cgil, criticando l'ipotesi di introdurre un'aliquota minima in materia di straordinari limitata al lavoro privato. 'Questa decisione - sostiene Panini - discrimina tra i lavoratori, punisce le donne che lavorano e non fa crescere la produttività nel paese. Oltre a essere una decisione incostituzionale penalizza infatti ulteriormente il lavoro pubblico e gli sforzi per una sua qualificazione'.

20/05/2008 19.31