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Rassegna Sindacale-La mobilitazione contro la legge e il decreto continua

La mobilitazione contro la legge e il decreto continua Pubblichiamo l'articolo di Enrico Panini apparso sul settimanale Rassegna Sindacale n. 13 Roma, 5 aprile 2004 ...

05/04/2004
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La mobilitazione contro la legge e il decreto continua

Pubblichiamo l'articolo di Enrico Panini apparso sul settimanale Rassegna Sindacale n. 13

Roma, 5 aprile 2004

Testo articolo

La partecipazione dei lavoratori della scuola allo sciopero del 26 marzo è stata grande e forte e visibile è stata la loro presenza nelle piazze e nei cortei.

Il Ministro, di fronte ad una opposizione vasta e che non accenna a fermarsi, è in evidente difficoltà ed arriva a sostenere che chi ama la scuola non sciopera.

Lo sciopero del 26 non conclude l'iniziativa che unitariamente abbiamo messo in campo contro la volontà del Governo di ridurre il livello dell'istruzione pubblica nel nostro Paese.

Con Cisl e Uil abbiamo già deciso di allargare al versante legale la nostra iniziativa contro una Legge iniqua. Abbiamo dato mandato ai legali di presentare ricorsi per denunciare le tante gravi illegittimità della Legge e del Decreto attuativo e le pesanti invasioni di questi provvedimenti su materie che sono di esclusiva competenza contrattuale.

Inoltre, in queste settimane, tanti Collegi dei docenti, avvalendosi delle prerogative che la Costituzione italiana attribuisce alle scuole autonome, stanno confermando per il nuovo anno scolastico l'attuale offerta formativa invece di ridurne quantità e qualità come vorrebbe il Decreto. E' una decisione perfettamente legittima ed un atto di grande responsabilità, esplicitamente mirato a salvaguardare la qualità dell'offerta di istruzione della scuola pubblica.

Infine, non solo continuano le manifestazioni, le riunioni, le occupazioni e le tante forme di informazione che stanno animando da mesi tutte le città del nostro Paese, ma aumentano di intensità. Già si profila un prossimo appuntamento di mobilitazione diffusa: a giorni a livello regionale verranno definite le dotazioni di insegnanti per ogni scuola per il prossimo anno scolastico. Decine di migliaia di genitori scopriranno l'ennesima bugia di Berlusconi: il tempo pieno non sarà garantito a tutti coloro che l'hanno richiesto!


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per il referendum abrogativo.

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