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Redattore sociale: Caro-libri, scatta il tetto per le superiori: massimo 370 euro

I licei restano i più cari: 1.490 euro il costo totale Caro-libri, Fioroni: ''Studiare non sia un lusso per pochi''

25/02/2008
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Redattore Sociale

Roma - Non piu' di 120-140 euro l'anno per una quinta professionale, e al massimo 370 euro per una terza del liceo classico. Dopo elementari e medie anche alle superiori arrivano, per la prima volta in assoluto, tetti massimi di spesa per i libri di testo. A volere questa piccola, ma attesa rivoluzione, il ministro della Pubblica istruzione che ha firmato il relativo decreto. A novembre, Giuseppe Fioroni aveva gia' preannunciato la volonta' di imporre limiti massimi di spesa anche nella scuola secondaria di II grado. Ora il provvedimento, che vale gia' per l'anno scolastico 2008/2009.

D'ora in poi, dunque, i 'prof' dovranno scegliere i testi con il "bilancino" per evitare di sforare i tetti massimi imposti dal ministero che punta a venire incontro alle famiglie, salassate, ogni anno, dal caro-testi. La novita' riguarda circa 2 milioni e 600 mila ragazzi che frequentano le scuole statali superiori. Il decreto prevede per ogni anno di corso e per ogni tipologia di scuola il prezzo massimo complessivo della dotazione libraria entro la quale i docenti potranno operare le proprie scelte. Con i nuovi "tetti", alla luce del monitoraggio effettuato quest'anno, il 40% delle classi delle scuole superiori italiane dovra' abbassare l'importo complessivo della spesa per i libri.

Ma ecco alcuni esempi di quanto costeranno al massimo i libri alle famiglie sommando i prezzi di tutti e cinque gli anni di studio: per un istituto professionale la spesa non potra' superare in media 913 euro; per gli istituti tecnici, che costeranno durante i cinque anni poco piu' di 1.200 euro, si oscillera' dai 1.115 euro previsti per l'"aeronautico" ai 1.290 di un "nautico". E mentre per gli "artistici" (licei artistici ed istituti d'arte) la spesa massima complessiva per tutti e cinque gli anni sara' mediamente di 1.000 euro, studiare nei licei classici e scientifici costera' al massimo 1490 euro.

Le famiglie dei ragazzi che percepiscono un reddito massimo di 15.000 euro possono, poi, usufruire della gratuita' parziale dei libri prevista dalla Finanziaria 2007 per i primi due anni di corso, inclusi nell'obbligo. Il ministero ha anche attivato un sistema di rilevazione delle adozioni dei libri di testo, in modo tale da poter tempestivamente controllare gli eventuali sforamenti dei limiti di spesa da parte delle scuole. Il mancato rispetto dei tetti di spesa sara' tempestivamente contestato alle scuole inadempienti.
Anche con i nuovi tetti di spesa introdotti con decreto emanato oggi dal ministro della Pubblica istruzione, i licei si confermano le scuole piu' care: studiare al classico o allo scientifico costera', infatti, d'ora in poi, circa 1.490 facendo il totale della spesa massima dei cinque anni. Meno che in passato, sicuramente, ma gli indirizzi liceali confermano il loro primato in quanto a costi elevati. Per un istituto professionale, infatti, la spesa non potra' superare, in media, 913 euro. Mentre per i tecnici, che costeranno, durante i cinque anni, poco piu' di 1.200 euro, si oscillera' dai 1.115 euro previsti per l'indirizzo aeronautico ai 1.290 di un nautico. Per gli artistici la spesa massima complessiva per tutti e cinque gli anni sara' mediamente di 1.000 euro. È quanto si evince dalla tabella allegata al decreto emanato dal ministero della Pubblica istruzione.

In particolare, la tabella ministeriale prevede una spesa di 1.491 euro per i cinque anni del liceo classico, che e' in cima alla classifica per maggiore esborso. Per il magistrale ne servono 1.250, per lo scientifico 1.405. Per cinque anni all'artistico ci vorranno, d'ora in poi, 1.070 euro, per l'istituto d'arte un po' meno, 938. Al tecnico aeronautico servono 1.115 euro, all'agrario 1.220, 1.200 al commerciale, tra le scuole tecniche con piu' libri. Per l'indirizzo sociale cinque anni costeranno 1.160 euro, al tecnico industriale ne servono di piu', 1.225. Al nautico si sale a 1.290.

I prezzi stabiliti sono applicati ai corsi di studio ordinamentali. È previsto, invece, un eventuale incremento degli importi al massimo del 10% negli indirizzi che abbiano sperimentazioni. Le delibere con tetti "maggiorati" devono essere adeguatamente motivate dal parte del collegio dei docenti e approvate dal Consiglio di istituto.

"Studiare non puo' diventare un lusso per pochi": ne e' convinto il ministro della Pubblica istruzione, Giuseppe Fioroni, che, proprio per questo, ha firmato un decreto che, per la prima volta, fissa il tetto di spesa massimo per i libri delle scuole superiori. "La scuola italiana- spiega Fioroni, commentanto il provvedimento- fara', come sempre, tutta la sua parte per dimostrare che e' possibile conciliare la qualita' dell'insegnamento con costi sostenibili per le famiglie". Ma il ministro e' anche convinto del fatto che "la scuola non sia l'unica a doversi fare carico di un problema cosi' importante. Sono certo- continua- che anche gli editori collaboreranno a questa operazione trasparenza, in modo da diradare ogni eventuale dubbio sulla correttezza del mercato e sull'attenzione alle esigenze di chi ha meno mezzi". Fioroni, infine, non pensa che, a seguito del provvedimento, "ne potra' risentire la liberta' di insegnamento: ne risentira', e finalmente in modo positivo, la liberta' e il diritto di ricevere un'istruzione che, e' bene ricordarlo, non puo' diventare un lusso per pochi".