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Redattore Sociale: Oltre 30% alunni ancora con i debiti, verso un aumento dei bocciati

Un lieve miglioramento c'e' stato, ma gli studenti delle scuole superiori che hanno ancora almeno un debito sono una valanga, oltre il 30%

14/02/2008
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Redattore Sociale

Roma - Un lieve miglioramento c'e' stato, ma gli studenti delle scuole superiori che hanno ancora almeno un debito sono una valanga, oltre il 30%, secondo quanto raccontano gli stessi dirigenti scolastici alle prese, in questi giorni, con lo svolgimento dei corsi di recupero voluti dal ministro Fioroni. Lo scorso giugno il 40% degli alunni della secondaria di II grado e' stato promosso con almeno una lacuna. A quasi un anno di distanza la situazione e' in leggero miglioramento "ma- dicono i presidi- gli studenti con lacune nelle materie fondamentali sono ancora troppi". Alunni che, ora, rischiano concretamente di incappare in una bocciatura a giugno, soprattutto se hanno piu' di un debito.

"I docenti, infatti- spiega Domenico Altamura, preside del liceo Righi di Bologna, il piu' prestigioso in citta'- si stanno indirizzando verso giudizi piu' netti e severi che in passato". La linea di azione, conferma il dirigente del liceo Berchet di Milano, Innocente Pessina, sara' questa: "con un solo debito molto probabilmente si sara' promossi con il sei in quella materia: gli insegnanti faranno di tutto per far recuperare il ragazzo. Con tre debiti, pero', non ci sara' scampo: piuttosto che trascinare l'alunno fino a settembre, facendogli frequentare un monte ore enorme di corsi di recupero d'estate, si optera' piu' facilmente per la bocciatura".

Insomma, gli studenti sono avvertiti. E, a guardare i dati segnalati dalle scuole, c'e' poco da stare tranquilli. In media, in ogni istituto, oltre il 30% dei ragazzi ha ancora una lacuna aperta dallo scorso anno, o l'ha accumulata a partire da settembre. Accade, ad esempio, nei licei scientifici Kennedy e Pasteur di Roma. Al Tasso (classico), sempre nella Capitale, la percentuale scende di poco: e' del 25%. Le materie piu' ostiche restano la matematica, le lingue e il greco. Allo scientifico Righi di Bologna il 35% dei ragazzi (soprattuto in prima e seconda), alla fine del trimestre, aveva almeno una insufficienza: sono stati tutti invitati a seguire i corsi di recupero organizzati dalla scuola.

E il preside fa gia' previsioni nere per la fine dell'anno. "Almeno un 15-20% degli studenti italiani che hanno ancora un debito- spiega Altamura- rischiano la sospensione del giudizio e l'obbligo del recupero questa estate, un 5% e' a rischio bocciatura". Se la cavano meglio i ragazzi del Berchet di Milano: "solo" il 25% ha una situazione debitoria. La croce comune? Greco e matematica. Situazione ben piu' drammatica, invece, al Ferraris (istituto tecnico industriale) di Napoli: le insufficienze toccano quasi il 50% dei 1.700 alunni della scuola. "E prevediamo- annuncia il preside Vincenzo Ciotola- che ci sara' un aumento di bocciati rispetto allo scorso anno". Ma perche' gli studenti, pur avvertiti della possibilita' di essere "rimandati" non si sono messi a studiare di piu'? "Perche' la scuola ha perso negli anni una parte della sua credibilita'- afferma Ciotola- e' probabile che non abbiano creduto ai proclami e solo in ritardo capiranno che non si stava scherzando".

Ma, se i ragazzi credono sempre meno nella scuola, non vale lo stesso per le famiglie. In questi giorni i presidi stanno comunicando ai genitori se i figli devono partecipare, o meno, ai corsi di recupero. Mamme e papa' possono decidere di non avvalersi di queste attivita' e far seguire ai figli lezioni private. "Ma il 98% delle famiglie sta dando fiducia alle scuole- racconta Agostino Miele, a capo dell'istituto Gentileschi di Milano- il 2% che dice no e' solo per motivi logistici, perche' viene da fuori e non puo' tornare nelle opre pomeridiane. In quel caso, comunque, ci sono sempre le attivita' che stiamo facendo durante le normali ore della didattica". (DIRE)


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