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Redattore Sociale: Sparito il tetto di presenza di alunni disabili in aula. Associazioni preoccupate

Nocera, vice presidente Fish, scrive al ministero: ''Se entro luglio non avremo risposte, ci mobiliteremo''. Il timore è quello di una conseguente diminuzione dei servizi e della capacità di inserimento

11/07/2009
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Redattore Sociale

ROMA – Preoccupato. È questo, in una parola, lo stato d’animo delle associazioni italiane dei disabili riguardo al nuovo regolamento sulla formazione delle classi scolastiche, che non prevede più un tetto massimo per il numero di alunni con disabilità che possono essere presenti nella stessa aula. Il timore è quello di una conseguente diminuzione dei servizi e della capacità di inserimento nella classi. “Le associazioni – dice Salvatore Nocera, vice-presidente nazionale Fish – hanno cominciato a chiedere al ministero dell’Istruzione un chiarimento su questo punto assai delicato, senza ottenere risposta, malgrado numerosi solleciti”. I dati relativi all’anno scolastico 2008-2009 non fanno che confermare un trend allarmante: “Mentre per la scuola d’infanzia statale risulta che per ogni 100 alunni sono presenti 1,4 alunni disabili – sottolinea Nocera in una lettera al Ministero – per la scuola primaria questo rapporto già cresce a 2,6 e nella secondaria di primo grado arriva addirittura a 3,3”.

Anche i numeri sulla scuola secondaria di secondo grado non si sottraggono a considerazioni significative: “La percentuale è di 1,7 – dice Nocera – ma non bisogna raffrontare il numero di alunni con disabilità con tutti gli alunni frequentanti le scuole del secondo ciclo, bensì con gli alunni delle scuole dove essi sono iscritti per la quasi totalità e cioè istituti professionali. In tal caso il rapporto salirebbe a ben oltre il 5% con certezza”. In classi da 25 alunni, questo vuol dire avere più di un alunno con disabilità, con tutti i problemi che ne conseguono a livello di integrazione scolastica. “Adesso torniamo ad insistere col ministero – commenta Nocera – perché questo vuoto normativo venga colmato prima del nuovo anno scolastico. Se al prossimo incontro della consulta delle associazioni (previsto per luglio) non vi saranno precisi chiarimenti sul punto, le associazioni – conclude – si mobiliteranno”. (gm)