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Repubbblica-Milano-Scuola, chiusura con protesta

DISAGIO IN CIFRE Calendario di scioperi, a partire da oggi fino all'ultimo giorno di lezione, destinato a far slittare gli scrutini Scuola, chiusura con protesta A rischio il nuov...

20/05/2004
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la Repubblica

DISAGIO IN CIFRE
Calendario di scioperi, a partire da oggi fino all'ultimo giorno di lezione, destinato a far slittare gli scrutini
Scuola, chiusura con protesta
A rischio il nuovo anno: più studenti, meno insegnanti
TERESA MONESTIROLI


Sarà la scuola delle due velocità: una con il tempo pieno tradizionale, l'altra con il modello pensato dalla Moratti. La scuola delle classi sovraffollate e dell'inglese "fai da te" insegnato dal professore più disponibile. Sarà la scuola dell'anno venturo. "Ridotta all'osso", gridano i professori che da tre anni ormai fanno i salti mortali per cercare di garantire, nonostante i continui tagli, quella qualità che ha sempre caratterizzato l'istruzione milanese. Specialmente alle elementari.
Ma l'anno prossimo sarà diverso. I pochi progetti rimasti saranno definitivamente spazzati via, come le sperimentazioni. E, con un organico di docenti che diminuisce di 1.123 posti, la scuola lombarda dovrà affrontare la nuova riforma Moratti (da settembre a regime nella scuola primaria e secondaria inferiore) con ben 15.474 studenti in più. Alle elementari ci saranno 230 cattedre in meno nonostante l'aumento delle iscrizioni (4.292 in più) e le nuove classi a tempo pieno (237 solo a Milano). Mentre a insegnare inglese ci saranno meno insegnanti dell'anno scorso (528 contro 584) anche se la lingua dovrà essere estesa a tutte le classi prime. E c'è anche il problema dei precari, che a luglio si disputano 1.004 assunzioni; e quello del personale tecnico amministrativo, che sarà ridotto di altri 1.150 posti.
Numeri drammatici, "che getteranno la scuola nel caos se non ci sarà un'inversione di marcia" denunciano i sindacati confederali che hanno già programmato una fine d'anno burrascosa. La protesta inizia domani, con lo sciopero del pubblico impiego a cui aderiscono anche i sindacati della scuola. Anche se non sarà una mobilitazione di massa: i docenti sono stufi di accodarsi a scioperi per altri motivi (l'ultima volta era insieme alle questione delle pensioni) e chiedono una mobilitazione contro la riforma Moratti e i tagli all'organico. La protesta continua il 28 maggio con un presidio al pomeriggio davanti alla direzione regionale e si conclude, almeno per quest'anno scolastico, con uno sciopero il 4 e 5 giugno indetto da Cgil Cisl e Uil regionali. "La situazione è veramente drammatica - spiega Renato Capelli della Cisl scuola - e vogliamo dare un segnale forte. Non solo, la prospettiva per l'anno prossimo è pessima e non escludiamo di iniziare l'anno con iniziative di protesta". Lo sciopero dell'ultimo giorno di scuola coinvolgerà alla prima e all'ultima ora gli insegnanti delle materne e delle elementari, oltre ai bidelli. Mentre alle medie e alle superiori, l'astensione al lavoro sarà al pomeriggio, durante gli scrutini. Sciopero che verrà ripetuto anche il giorno dopo, in modo da far slittare gli scrutini. Contro i tagli anche la Gilda ha proclamato lo stato di agitazione e organizzato una mobilitazione per il primo giugno dalle 11 alle 17.