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Repubblica: 25 aprile, il Pdl va all´attacco Napolitano difende la stampa

Il presidente: "La riforma non deve toccare la prima parte della Costituzione"

24/04/2008
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la Repubblica

"Festività da abolire". Il presidente: "La libera informazione essenziale per l´equilibrio dei poteri"

SILVIO BUZZANCA

ROMA - «Il 25 Aprile non è un abito che si indossa a stagioni alterne... «. Barbara Pollastrini, ministro per le Pari opportunità fatica a nascondere il disappunto per l´assenza di Letizia Moratti alle manifestazioni in ricordo della Liberazione. Un disappunto che si spiega con la presenza del sindaco in carica alla manifestazione di due anni fa quando, da candidata, si presentò al corteo insieme al padre, partigiano, in carrozzella. Ultimi fuochi di una polemica sulla festa che non si placa, nonostante il giorno fatidico sia quasi arrivato e già oggi molte città danno il via alle celebrazioni. Uno scontro politico e ideologico che trova nuova linfa anche nella concomitante manifestazione contro i media indetta a Torino da Beppe Grillo. Un nuovo VDay che chiede l´abrogazione dell´ordine dei giornalisti, la cancellazione dei contributi pubblici all´editoria e l´abrogazione della legge Gasparri.
Un´iniziativa che, per un altro incrocio di date, arriva subito dopo la celebrazione del centenario della fondazione della Fnsi svoltasi ieri a Roma. I vertici del sindacato dei giornalisti ieri sono stati ricevuti dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Che, subito dopo ha ricevuto Fedele Confalonieri e Pier Silvio Berlusconi che gli hanno presentato il film "Aldo Moro, il Presidente". Così il discorso trasmesso alla manifestazione della Fnsi, assume un sapore particolare, sembra quasi una difesa della libertà di stampa assediata dal populismo e dai conflitti di interesse. Grillo, infatti, rivendica una sorta di "purezza" dell´informazione in rete rispetto a quella tradizionale. Ma il presidente avverte: «In un mondo aggressivamente multimediale ci sono sollecitazioni a cui bisogna saper resistere per garantire libertà e dignità della stampa».
«Una stampa libera costituisce un elemento essenziale per l´equilibrio dei poteri proprio di ogni democrazia che sia vitale e ben ordinata», ha aggiunto Napolitano. Il presidente della Repubblica ha poi invitato i giornalisti a tenere "sotto controllo" il dibattito sulle modifiche ai principi costituzionali. «Credo che, - ha detto - se in certi casi si vedono lesioni di questi principi, è molto importante che si sentano voci indipendenti, voci critiche, anche perché avete la possibilità di avvalervi di figure di grande competenza». L´eventuale riforma, ha concluso il capo dello Stato, va «riferita alla seconda parte della Costituzione, cioè all´ordinamento della Repubblica; mentre la prima parte, quella dei principi fondamentali, rimane valida, viva e capace di adeguarsi alle nuove realtà».
Un ragionamento che si lega in qualche modo con le celebrazioni del 25 Aprile, visto che la Costituzione nasce anche sotto la spinta degli eventi di quei giorni. Ma nel centrodestra c´è chi continua ad insistere nel volere mettere in discussione le manifestazioni. Fabio Garagnani, deputato bolognese della Pdl, per esempio propone di sostituire il 25 aprile con il 18 aprile, data della vittoria della Dc di De Gasperi sul Fronte popolare». A sinistra, invece, si cerca di mobilitare la base per una grande partecipazione alle manifestazioni. E a Torino, si allarga l´adesione al manifesto che invita i cittadini a scendere in piazza in difesa dei valori rappresentati dal 25 Aprile. Un appello che ieri campeggiava anche sulla prima pagina di Liberazione. «Dopodomani - scrive il quotidiano Rifondazione - è il 25 aprile. C´è chi vorrebbe cancellare la memoria del fascismo. Rispondiamo con i cortei e le manifestazioni. E, a Roma, bocciamo Alemanno».