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Repubblica: A rischio le lezioni di matematica Il ministero: "Mancano i supplenti"

In molte province d´Italia già esaurite le liste dei precari

24/04/2007
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la Repubblica

L´identikit: meridionale, donna, intorno ai 40 anni
Una tendenza che può trasformarsi ben presto in emergenza
SALVO INTRAVAIA

ROMA - Nei prossimi anni la scuola italiana resterà a corto di professori di matematica, e in alcune province già oggi si fa fatica a trovare anche i supllenti abilitati a sostituirli. E´ questo, tra gli altri, l´allarme più immediato che emerge dall´ultima fatica del ministero della Pubblica istruzione sui precari della scuola. Non occorrerà meravigliarsi, dunque, se in un prossimo futuro i ragazzi si troveranno in cattedra un insegnante o un supplente di matematica cinese o polacco.
Il dossier dal titolo "Osservatorio sulle graduatorie permanenti 2006: profilo degli iscritti e distribuzione geografica" mette in luce quella che al momento è solo una tendenza acclarata e che potrebbe trasformarsi in una emergenza se non affrontata per tempo. Basti pensare che già quest´anno in diverse province italiane le liste dei precari sono state "esaurite": per gli ultimi incarichi a tempo determinato i provveditorati non hanno trovato supplenti abilitati. Eventualità che, alle medie, per la Matematica si è verificata i 19 province e per la Tecnologia (la vecchia Educazione Tecnica) in ben 42 province su 103. Il volume delinea anche l´identikit del supplente italiano: meridionale, donna e alle soglie dei 40 anni. Per prevedere la penuria di insegnanti di Matematica, Fisica, Informatica, Tecnologia e materie tecniche bastano poche cifre. Alle medie, gli iscritti nelle liste provinciali dei precari, dalle quali viene individuata metà degli assunti a tempo indeterminato, nella cosiddetta area scientifico-matematica rappresentano l´11% del totale a fronte di un fabbisogno pari al 17% e ad un flusso di pensionamenti vicino al 16% l´anno. In cifre, sono 8.157 gli aspiranti supplenti di Matematica e Scienze nelle scuole medie del Paese ma ogni anno lasciano la cattedra in 1.500. Una riserva, quella dell´attuale precariato, che coprirà il turn over per i prossimi cinque anni. E dopo? Una parte del fabbisogno sarà coperto da chi segue i corsi delle Ssis (le Scuole di specializzazione per l´insegnamento secondario) a numero chiuso.
Intanto, il governo Prodi ha trasformato le graduatorie permanenti in "graduatorie ad esaurimento" che, appunto, si esauriranno quando tutti gli inclusi saranno assunti. Operazione che si prefigge l´obiettivo di eliminare i 237 mila precari della scuola in tempi brevi. Per questo il ministro della Pubblica istruzione, Giuseppe Fioroni, a dicembre ha chiesto e ottenuto l´immissione in ruolo nei prossimi tre anni di 150 mila docenti. Con la prima tranche di 50 mila che partirà dal prossimo settembre.