Repubblica: Adro, resta il sole leghista il ministro "si rammarica"
Il simbolo di partito settecento volte nei locali della scuola
RODOLFO SALA MILANO - I settecento simboli leghisti (il Sole delle Alpi dappertutto) sono ancora lì, nella scuola di Adro, nel Bresciano. Il sindaco del Carroccio, Oscar Lancini non li ha fatti rimuovere, nonostante le tirate d´orecchi che gli sono arrivate anche dal suo partito. E nonostante la presa di posizione del ministro dell´Istruzione, che dopo lo titubanze iniziali gli ha inviato una lettera per chiedergli di rimuoverli. Ieri Mariastella Gelmini, che è bresciana, è tornata sull´argomento, rispondendo a un´interrogazione presentata in Parlamento dall´opposizione. «Anche a seguito di denunce ed esposti della comunità - ha spiegato il ministro - si è dovuta constatare con rammarico la collocazione diffusa di un simbolo politico, un fatto da me stigmatizzato; ho chiesto di verificare se la libera e imparziale formazione degli studenti sia rispettata ad Adro». Un colpo al cerchio, e uno alla botte, perché la Gelmini non rinuncia a mettere nel calderone «la pratica inaccettabile, tipica di una certa sinistra, di strumentalizzare i bambini per la lotta politica; ritengo che la lotta politica, di destra e di sinistra, debba rimanere fuori dalla scuola». Ma siccome ad Adro, nonostante quel che dice il ministro, non succede niente, il Pd attacca. «La Gelmini è stata umiliata in casa sua», attacca la responsabile Scuola del Pd Francesca Puglisi. E l´ex sindaco di Brescia, ora parlamentare Pd, Paolo Corsini, definisce la risposta del ministro «contraddittoria ed evasiva». Di più: «Il suo comportamento è inerte e inefficace, tanto che non ha fornito alcuna indicazione concreta affinché sia ripristinata la legalità in quella scuola». Corsini precisa che l´interrogazione, per competenza, era rivolta al ministro dell´Interno: «Prendiamo atto che Maroni si è sottratto a questo compito, forse perché si sente in imbarazzo». E si fa sentire anche Avvenire, il quotidiano dei vescovi, con il direttore Marco Tarquinio: «Il sindaco leghista ha fatto, o lasciato fare un grave errore; servire una comunità significa prima di tutto non servirsi di essa». |