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Repubblica-Alla scuola materna a due anni e mezzo parte sperimentazione

LA NOVITA' Scelta facoltativa, accordo nella maggioranza Alla scuola materna a due anni e mezzo parte sperimentazione ROMA - Anticipo dell'ingresso alla materna a due anni e mezzo, un...

31/05/2002
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la Repubblica

LA NOVITA'
Scelta facoltativa, accordo nella maggioranza
Alla scuola materna a due anni e mezzo parte sperimentazione

ROMA - Anticipo dell'ingresso alla materna a due anni e mezzo, una scelta facoltativa e sperimentale. Confermato il possibile ingresso a 5 anni e mezzo alle elementari. La maggioranza ha presentato ieri in Commissione Istruzione al Senato un emendamento che modifica la scelta iniziale prevista nel ddl di delega sulla scuola. "Riusciremo a far partire la riforma entro settembre - afferma Mario Mauro, responsabile scuola di Fi - accettiamo il dialogo con l'opposizione, ma se l'Ulivo tenterà di allungare i tempi allora chiederemo la procedura d'urgenza alla Camera". Anche l'Ulivo ha presentato i suoi emendamenti. "Non abbiamo intenti distruttivi, salvo che il governo mantenga la delega e lasci la scuola a bagnomaria - dichiara l'ex ministro Luigi Berlinguer - diciamo no all'ingresso anticipato, no alla revisione dell'obbligo scolastico, e ancora no alla scelta precoce tra l'istruzione e la formazione professionale".
Perplessi i sindacati. Per il segretario generale della Uil-scuola Massimo Di Menna "un intervento in questo momento francamente non è condivisibile, tra i tempi di approvazione della legge e l'inizio dell'anno scolastico il tempo è troppo breve. Ogni cambiamento nella scuola ha bisogno di tempo per essere organizzato, le persone devono essere formate. Non si può fare tutto in fretta. La politica deve rispettare i tempi fisiologici che scandiscono la vita della scuola". Per la Cisl-scuola quella sull'anticipazione dell'età scolare per i bambini delle scuole dell'infanzia "resta una norma da cancellare". Questo il commento del segretario generale del sindacato Daniela Colturani all'ipotesi di accordo. "Noi continuiamo a ritenere un errore l'anticipo della scolarizzazione". (ma.re.)