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Repubblica: Altro che compagni che sbagliano chi ha fischiato è un provocatore"

Armando Cossutta: questi atti danneggiano l´Unione, il Pci sapeva isolare gli irresponsabili ma oggi non si fa niente

27/04/2006
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la Repubblica

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bene il ministro La Moratti ha fatto bene ad andare al corteo. E´ venuta da candidato sindaco, per questo serviva più consapevolezza
bertinotti capace Saprà neutralizzare i massimalisti Fuori luogo chi chiede di non eleggerlo alla Camera
LIANA MILELLA


ROMA - Non ha esitazioni il presidente del Pdci Armando Cossutta. Da lui, partigiano delle Brigate Garibaldi e figura storica del comunismo italiano, non arrivano coperture per chi ha contestato la Moratti e bruciato le bandiere israeliane. Quelli non sono «compagni che sbagliano», non vanno «assecondati», ma «corretti e rimessi sulla giusta via». E Bertinotti saprà «neutralizzare i massimalisti evitando danni alla causa comune».
Anche lei è convinto che quello di Milano sia un autogol?
«È un fatto grave che ci danneggia fortemente. Ed è stato un errore gravissimo non aver previsto la possibile contestazione. La Moratti ha fatto bene a venire al corteo. Il 25 aprile è una festa di tutti, se la Moratti viene vuol dire che riconosce i valori che hanno guidato la battaglia per affermare un regime democratico e il rispetto della Costituzione. So bene che fa parte di un governo che ha violentato alcune parti della Carta, ma la sua presenza resta un fatto positivo. Non ho sentito i fischi, ma li giudico inammissibili».
Tutti prendono le distanze e Ciampi ha telefonato alla Moratti. La sinistra finisce all´angolo. Di chi è la colpa?
«È un danno serio e grave. Chi compie atti simili deve essere considerato alla stregua di un irresponsabile provocatore. E nel giudizio va accomunato chi sorvola su simili comportamenti, chi non ne vede la gravità, chi li giustifica come atti di compagni che sbagliano. Invece vanno corretti, non certo assecondati».
Però lei, a caldo, aveva detto che i fischi fanno parte della democrazia. E oggi il suo compagno Rizzo sostiene che «i fischi non hanno mai fatto male a nessuno».
«Non seguo Rizzo quando afferma che la Moratti non era legittimata a partecipare. I fischi non erano moltissimi, ma ci sono stati insulti e parolacce, atti sbagliati che rivelano mancanza di consapevolezza politica per la delicatezza del momento».
Restano le conseguenze. Non c´è solo Calderoli a vedere Prodi «seduto su un vulcano», il Riformista lo vede «prigioniero dei sanculotti». Non è un guaio fatto in famiglia?
«Bisogna che l´Unione dimostri che non si farà condizionare. Bertinotti, e non solo lui, deve tenere la barra dritta. Ma sono fiducioso. Dopo la crisi del ‘98 non ci si può spaccare sugli eccessi di massimalismo. Se accadesse, porteremmo una grave responsabilità».
Resta che nella sinistra c´è chi brucia le bandiere di Israele.
«Non li considero parte della coalizione. L´Unione non deve né sopportare né essere tollerante. Quando c´erano i cortei, il Pci sapeva organizzarsi in modo da isolare i provocatori. Ora purtroppo non si fa più niente e c´è sempre il rischio che esploda la violenza».
Lei avrebbe isolato gli autonomi?
«Li avrei tenuti sotto controllo per evitare danni che ricadono su tutti».
Per il deputato di Rifondazione Caruso quei fatti non sono gravi.
«Nessuno gli toglie il diritto di dire ciò che pensa, ma noi siamo liberi di controbattere che si tratta di sciocchezze imperdonabili».
L´Udc chiede a Prodi di non dare più la presidenza della Camera a Bertinotti. Che ne pensa?
«È una pretesa strumentale del tutto fuori luogo. Bertinotti saprà neutralizzare i massimalisti evitando danni alla causa comune».
Se non ci fosse il governo in ballo direbbe lo stesso?
«Il mio giudizio sarebbe identico. Purtroppo per troppo tempo si è lasciato correre, senza fare la voce grossa contro l´estremismo».
La Moratti aveva un obiettivo elettorale?
«In passato non l´ho mai vista, l´anno scorso quando venne Ciampi non c´erano né lei né suo padre. È venuta da candidata al Comune. Ma proprio per questo ci voleva maggiore consapevolezza politica».